Lara Rebecca Ramones ha trentacinque anni e nella vita non ha fatto altro che spostarsi, cambiando casa, città, amici e, soprattutto, uomini. Nata da padre spagnolo e da madre finlandese, si è sempre considerata diversa dalle altre: troppo bruna per le strade di Helsinki, troppo pallida per le spiagge di San Sebastiàn. Fin da piccola, il lavoro del padre l’ha costretta a girare per l’Europa; poi, una volta cresciuta, quella di non avere fissa dimora è divenuta una scelta consapevole. Da un lato la curiosità di scoprire il mondo, di provare esperienze sempre nuove, dall’altro un incontenibile terrore di fermarsi, di conoscersi a fondo e, soprattutto, di mettere radici. Lo stesso vale per il suo rapporto con gli uomini: li conquista, li fa entrare nella propria vita, ma, appena viene messa alle strette, scappa. Forse è il desiderio di trovare lui, l’Uomo Giusto, che la costringe ad abbandonare ogni storia non appena si presentano le prime incomprensioni. Un giorno, però, accade l’impossibile: quello che sembrava l’uomo più sbagliato sulla faccia della terra riesce a sciogliere le resistenze di Lara, e lei decide, per la prima volta, di fermarsi. Senza neanche rendersene conto diventa madre di una creaturina di 3,3 chili, vive in una deliziosa villetta con piscina appena fuori città e del suo amato lavoro non resta che un vago ricordo. È proprio a questo punto che l’istinto di fuga, il desiderio di avere di più torna a farsi sentire. Solo scavando a fondo nel proprio cuore capirà che cosa la può rendere veramente felice.
Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
giovedì 30 settembre 2010
Uomo giusto cercasi di Lucia Tilde Ingrosso (Piemme)
Lara Rebecca Ramones ha trentacinque anni e nella vita non ha fatto altro che spostarsi, cambiando casa, città, amici e, soprattutto, uomini. Nata da padre spagnolo e da madre finlandese, si è sempre considerata diversa dalle altre: troppo bruna per le strade di Helsinki, troppo pallida per le spiagge di San Sebastiàn. Fin da piccola, il lavoro del padre l’ha costretta a girare per l’Europa; poi, una volta cresciuta, quella di non avere fissa dimora è divenuta una scelta consapevole. Da un lato la curiosità di scoprire il mondo, di provare esperienze sempre nuove, dall’altro un incontenibile terrore di fermarsi, di conoscersi a fondo e, soprattutto, di mettere radici. Lo stesso vale per il suo rapporto con gli uomini: li conquista, li fa entrare nella propria vita, ma, appena viene messa alle strette, scappa. Forse è il desiderio di trovare lui, l’Uomo Giusto, che la costringe ad abbandonare ogni storia non appena si presentano le prime incomprensioni. Un giorno, però, accade l’impossibile: quello che sembrava l’uomo più sbagliato sulla faccia della terra riesce a sciogliere le resistenze di Lara, e lei decide, per la prima volta, di fermarsi. Senza neanche rendersene conto diventa madre di una creaturina di 3,3 chili, vive in una deliziosa villetta con piscina appena fuori città e del suo amato lavoro non resta che un vago ricordo. È proprio a questo punto che l’istinto di fuga, il desiderio di avere di più torna a farsi sentire. Solo scavando a fondo nel proprio cuore capirà che cosa la può rendere veramente felice.
Storia dell’India. Dai primi regni islamici alla costituzione dell’impero inglese di Catherine B. Asher e Cynthia Talbot (Edizioni Controluce)
Catherine B. Asher è professore associato nel ipartimento di Arte e Storia dell’Università del Minnesota. Fra le sue precedenti pubblicazioni Architecture of Mughal India (1992) e, come curatore insieme a Thomas R. Metcalf, Perceptions of South Asia’s Visual Past (1994).
Cynthia Talbot è professore associato di Storia e Studi Asiatici all’Università del Texas ad Austin. Ha pubblicato Precolonial India in Practice: Society, Religion, and Identità in Medieval Andhra (2001).
mercoledì 29 settembre 2010
Io, Sofia alias Caterina II di Maria Vittoria Morokowski (Edizioni Controluce)
Tra intrighi di corte e abili giochi politici, rivalità e gelosie, c’è lei, Caterina, la Grande, “illuminata”, colta, riformatrice e al contempo capace di spaventosi rigurgiti oscurantisti. Moglie, madre e sovrana ma anche amante ingorda e donna viziosa, condusse nel suo letto non poca della sua politica. La Morokovski traccia un ritratto della sovrana completo e documentato, il lettore ne resta affascinato, ne apprezza le virtù e ne assolve i vizi.
Maria Vittoria Morokovski, scrittrice di origine russa nata a Roma da genitori apolidi, vive in provincia di Padova dove, oltre che di attività letterarie, si occupa di traduzioni dal francese e dal russo. Il suo primo romanzo, La cosa più bella della nostra vita, è del 2004.
martedì 28 settembre 2010
Il Segreto di Rivera Garza Cristina (Voland edizioni)
La Repubblica Cinese di Diana Lary (Edizioni Controluce)
Nel Ventunesimo secolo, la Cina sta emergendo da decenni di guerra e rivoluzioni per entrare in una nuova era. Ma il passato ossessiona ancora il presente. Gli ideali della Repubblica Cinese, fondata quasi un secolo fa dopo 2.000 anni di dominazione imperiale, ancora oggi sono le basi della Cina moderna tesa verso l’apertura e la modernizzazione. Attraverso una vivida descrizione dell’era della Repubblica, Diana Lary ne traccia la storia dalle origini, nel 1912, alla caduta di Nanchino, dall’era dei signori della guerra alla guerra civile con l’Armata di liberazione popolare terminata in sconfitta nel 1949. Il libro, arricchito da biografie di personaggi illustri, proverbi cinesi, storie d’amore, poesie e numerose illustrazioni, è la lettura ideale per capire finalmente un Paese ricco di fascino, ma assurto alle cronache internazionali di oggi per le sue numerose contraddizioni e zone d’ombra.
Traduzione di Daniela Ingrosso.
Diana Lary è docente di storia al Centro di Ricerca Cinese della University of British Columbia.
lunedì 27 settembre 2010
Il segreto nella letteratura moderna a cura di Patrizia Guida, e Giovanna Scianatico (Pensa Multimedia)
“Il volume si propone, nello spirito della collana Filigrane di cui inaugura una nuova serie, come uno spazio di confronto comparatistico, di apertura interdisciplinare. Studiosi del Rinascimento e contemporaneisti, critici e teorici, italianisti e germanisti offrono i loro contributi intorno ad una tematica fondante della letteratura a partire dalle sue origini mitiche, disposti a correre il rischio di una apparente dispersività, per puntare sull’incrocio delle traiettorie critiche. Si va da Petrarca, Ariosto e Tasso a Dostoevskij, a Borges, da Pirandello a D’Annunzio, a Sbarbaro, a Ungaretti e Montale, alla narrativa del postmoderno. È questo l’obiettivo della nostra per altro modesta e provvisoria proposta: far scattare la scintilla dell’interpretazione dall’attrito di nuovi sguardi, di angolazioni critiche inedite. L’arte della poesia si basa su un paradosso: essa è depositaria di un segreto che è costitutivamente votata a rivelare. Paradossalmente, proprio di fronte all’incomunicabilità dello strumento poetico emerge prepotentemente la necessità di rappresentare la condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo, la sua precarietà, il dissolversi della sua humanitas, ma soprattutto gli esiti della ricerca infinita di quel segreto significato dell’esistere. ”
Via con te di Liu Ruoying (Edizioni Controluce)
Liu Ruoying, nata a Taipei (Taiwan), è un’affermata cantante e attrice. Nel 1994 ha inciso il suo primo disco, che è stato il primo di una serie di successi . Ha interpretato svariati film, ottenendo premi in diversi festival cinematografici come miglior attrice. Come scrittrice, ha pubblicato Il KTV di una persona (2001) e Innamorarsi sotto casa (2004).
domenica 26 settembre 2010
Costretta al silenzio di Linda Castillo (Fanucci)
Sono passati molti anni, e a Kate, che ormai è una donna, viene chiesto di tornare proprio a Painter’s Creek come capo della polizia. È sicura di poter affrontare l’incarico, per il quale è adatta grazie alle sue origini e alla conoscenza della zona. Ma quando in un campo innevato viene ritrovato il corpo di una ragazza assassinata, di colpo il passato torna nella sua vita. Kate è decisa a fermare il killer prima che possa colpire ancora; ma per dargli un nome e un volto, dovrà tradire il suo legame con gli amish e la sua stessa famiglia... e svelare un oscuro segreto che potrebbe metterla in serio pericolo.
L'oscurità e la luce di Mayumi Hattori (Edizioni Controluce)
Reia è cieca, misura l’ambiente e le poche persone che sono con lei attraverso il suono delle voci e i profumi dei corpi. Dafne, una donna misteriosa, la sorveglia: le ispira paura, la sua voce è minacciosa, il suo profumo insopportabile. Reia ha tre anni quando ha inizio il racconto. Vive isolata dal mondo in un luogo misterioso, chiuso nel tempo dei libri e della musica, circondato da nemici che tengono in loro potere il padre, un re spodestato, che è il suo punto di riferimento e il suo unico tramite con il mondo.
L’oscurità e la luce è un romanzo affascinante che mescola magistralmente fiaba antica e moderna, horror gotico e storie criminali del nostro tempo. Una fiaba vera dove i cattivi, giocando i ruoli fondamentali dell’universo infantile, ne rappresentano le paure e i traumi.
Traduzione di Daniela Guarino.
Mayumi Hattori è nata a Tokio nel 1948. Diplomata presso l’Accademia di Belle Arti, nel 1984 viene premiata nella decima edizione della mostra d’arte nippo-francese. Come ricordo dell’evento scrive Toki no arabesque – Arabeschi del tempo, con cui vince il premio “Yokomizo Seishi”. Da allora ha pubblicato numerose raccolte di racconti mistery. È morta nel 2007.
sabato 25 settembre 2010
Gli angeli vanno a dormire presto di Veronica Tinnirello (Coniglio editore)
“Visto tutto intero sembra un viaggio dentro la storia dell’uomo. Ma se si inciampa sul dettaglio, si capisce che è l’illusione di un attimo”
Veronica Tinnirello è nata a Firenze nel 1980. Si laurea in Lettere con una tesi su Bernard-Marie Koltès. Nel 2006 pubblica con Editoria&Spettacolo Naira Gonzalez, la voce che disegna l’orizzonte (libro di conversazioni teatrali). Con Naira Gonzalez inizia la sua formazione come allieva attrice
La piratessa di Luísa Costa Gomes (Edizioni Controluce)
Ispirato a un personaggio storico realmente esistito, Mary Read, la donna pirata inglese vissuta a cavallo tra XVII e XVIII secolo e che ha terrorizzato in lungo e largo il Mar dei Caraibi, La piratessa racconta la storia di una donna alla quale fu concesso di vivere come tale solo per un brevissimo periodo di tempo.
Più avvincente di un film, più interessante di un fumetto. Questo è La piratessa di Luísa Costa Gomes.
Traduzione di Marcello Sacco.
Nata a Lisbona nel 1954, Luísa Costa Gomes appartiene a quella generazione il cui esordio letterario è avvenuto a distanza di alcuni anni da quello snodo cruciale nella storia del Portogallo che è la caduta della cinquantennale dittatura. Dal 1982, data di pubblicazione del suo primo libro, pratica disinvoltamente diversi generi di scrittura: dal racconto al romanzo, dal testo giornalistico al teatro (incluso un libretto per l’opera Il corvo bianco, con musica di Philip Glass). Autrice del tutto inedita in Italia, un suo racconto è uscito nell’antologia L’anima navigante (Besa 2006).
venerdì 24 settembre 2010
BLOODY RAINBOW di Alda Teodorani (Hacca edizioni)
Sudapest di Irene Leo (Besa editrice)
E non lo afferri, tu che guardi, il
senso dell’aspro limone appeso e
dondolante sul rampo ossuto, e
non lo comprendi il frutto del fico
d’India che cerca vita tra le spine,
e non lo sai perché un gabbiano
per morire si infrange sul mare
anche se pesce non è.
giovedì 23 settembre 2010
Accabadora di Michela Murgia (Einaudi)
Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava ha pensato di prenderla con sé, perché «le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge». E adesso avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l'aspettano, come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita sia la morte.
Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno.
Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come «l'ultima». Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. «Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fill'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia».
Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte.
Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.
La Sardegna degli anni Cinquanta è un mondo antico sull'orlo del precipizio, ha le sue regole e i suoi divieti, una lingua atavica e taciti patti condivisi. La comunità è come un organismo, conosce le proprie esigenze per istinto e senza troppe parole sa come affrontarle. Sa come unire due solitudini, sa quali vincoli non si possono violare, sa dare una fine a chi la cerca.
Michela Murgia, con una lingua scabra e poetica insieme, usa tutta la forza della letteratura per affrontare un tema così complesso senza semplificarlo. E trova le parole per interrogare il nostro mondo mentre racconta di quell'universo lontano e del suo equilibrio segreto e sostanziale, dove le domande avevano risposte chiare come le tessere di un abbecedario, l'alfabeto elementare di «quando gli oggetti e il loro nome erano misteri non ancora separati dalla violenza sottile dell'analisi logica».
I racconti di nonna Francesca di Francesca Piazzolla (Besa editrice)
Le favole di Francesca Piazzolla hanno il sapore antico di quei dolci fatti in casa che chi oggi ha almeno quarant’anni avrà assaggiato nella sua infanzia grazie all’operosità di nonne e parenti anziane. Erano, quei dolci, fatti con poco. Ingredienti naturali, attrezzatura quasi artigianale, ma si trattava di cose genuine. E proprio per questo non tradivano.
Anche i racconti di Francesca Piazzolla sono stati realizzati utilizzando ingredienti naturali come la simpatia, la bontà, l’ingenuità di uno sguardo sul mondo che forse non lo vede com’è effettivamente, ma che sa disegnare un universo nel quale ciascuno di noi vorrebbe vivere. Si leggono con piacere questi racconti. Con qualche rimpianto da parte dei più anziani, con gli occhi sbarrati dallo stupore per i bambini. Che per una volta possono ritrovare il piacere di un’età alla quale dovrebbe essere sempre concesso il dono più grande, quello di sognare.
mercoledì 22 settembre 2010
Rhésus di Héléna Marienské (Excelsior 1881)
Nessuno di noi immaginerebbe di seguire con trepidazione le vicende di un gruppo di ottuagenari, eppure ci sbagliamo. L'autrice prova quasi un sottile piacere a legarci alle vicende di Raffaella, Ettore, Celeste e soprattutto Rhesus, lo scimpanzé capace di dimostrarci che c'è molta più vita di quanto si possa immaginare in quelle persone che noi consideriamo finite.
Un eroe dalla parte sbagliata di Chiara Curione (Besa editrice)
Un romanzo in forma dialogica, in cui il presente e il passato si intersecano narrando l’atavico divario tra Nord della penisola e Mezzogiorno. Un bambino conteso tra nonni paterni pugliesi e nonna materna milanese ascolta un racconto di tempi lontani: durante la campagna per l’Unità d’Italia, un romantico antieroe del sud, Pasquale Romano, sacrifica l’amore agli ideali, combattendo tra le fila dei “briganti” la guerra contro i Savoia e l’esercito piemontese. Una causa persa ma combattuta con le ragioni del cuore, a difesa dell’identità borbonica e di un mondo definitivamente spazzato via dal processo di unificazione, imposto al meridione con il fuoco ed il sangue. Un’opera agevole ed intensa, un racconto passionale che mette in discussione falsi miti e luoghi comuni sul presunto debito di gratitudine del Mezzogiorno nullafacente e parassita nei confronti del ricco e laborioso Nord Italia.
CHIARA CURIONE (Bari, 1962) è autrice di racconti e romanzi e collabora con il laboratorio di lettura della biblioteca di Gioia del Colle.
La sua opere principali sono “La sartoria di Matilde” (2000) e una raccolta di fiabe storiche su Federico II, edita nel 2005, che ha offerto lo spunto per alcune rappresentazioni teatrali.
martedì 21 settembre 2010
Bassure di Herta Müller (Feltrinelli)
Pagine sull'infanzia di Teresa Ciulli (Besa editrice)
lunedì 20 settembre 2010
Dove nascono le stelle di Margherita Hack (Sperling e Kupfer)
S. Giuseppe da Copertino di Maria Grazia Presicce (Besa editrice)
L'infanzia di Giuseppe Desa, segnata dal dolore e dalla sofferenza, viene narrata in questo libro che ripercorre i primi anni di vita del Santo bambino.
Cresciuto tra la severità di mamma Franceschina e i silenzi di tata Felice, l'affetto della sorellina e i dispetti dei compagni di gioco, Giuseppe seppe trarre dalla famiglia e dall'amore la forza per superare la malattia e decidere di dedicare la sua vita al Signore.
In mezzo al frastuono e alle inquietudini di oggi, la tranquilla beltà del piccolo Santo invita al silenzio e alla riflessione.
domenica 19 settembre 2010
Indesiderata di Kristina Ohlsson (Piemme)
Le indagini, affidate all’ispettore Alex Recht, coadiuvato da Fredrika Bergman, una giovane analista investigativa che affianca il lavoro della polizia nei casi più complessi, si orientano, all’inizio, sul padre della bambina, un uomo violento e geloso, da cui la moglie si era separata in modo traumatico. Ma quando il cadavere della piccola viene ritrovato nel parcheggio di un ospedale, il caso si trasforma in un incubo. La bambina ha la testa rasata e, sulla fronte, una scritta: Indesiderata. Alex e Fredrika capiscono di avere a che fare con un pericoloso psicopatico che potrebbe essere già a caccia della prossima vittima.
BETH E DRAGO di Angela Albergo (Besa editrice)
sabato 18 settembre 2010
Il libro del giorno: Notturno di Sole di Rosa Montero (Salani)
venerdì 17 settembre 2010
SOGNO E RISVEGLIO DI LISA di Maria Grazia Presicce (Besa editrice)
Maria Grazia Presicce si dedica alla pittura e alla lavorazione della cartapesta. Scrive da sempre. Con "Sogno e risveglio di Lisa" l'autrice ha partecipato al Premio Internazionale "Omaggio a Pirandello" (Roma, novembre 1989), classificandosi ai primi posti. Le poesie che qui accompagnano le illustrazioni sono state scritte dall'autrice all'età di 11 anni, l'epoca in cui il racconto è ambientato.
I love mini shopping di Sophie Kinsella (Mondadori)
La pelle del lupo di giulia Poli Di Santo (Besa editrice)
Sant’Erasmo è il patrono di Santeramo in Colle, provincia di Bari. Erasmo si sarebbe chiamato il giovane, se il padre non fosse emigrato in America. Ora si chiama Henry e ha diciotto anni. Suo padre è pugliese, sua madre una donna di origine mohicana. Henry è arrivato dall’America per passare un’estate con il vecchio nonno paterno, un rude contadino della Murgia, che non ha mai abbandonato la sua terra, al contrario del figlio che molti anni prima è emigrato in America dove ha fatto fortuna e vive da benestante. Il ragazzo trascorre un’estate intera in quella campagna selvaggia in compagnia del vecchio, cercando di comprendere il fascino di quel mondo «di pietre e vita contadina», spesso paragonandolo alle sterminate pianure americane che gli riportano alla memoria le storie del west al tempo degli indiani, «veri abitatori» di quelle terre inesplorate. Il ragazzo è come sospeso tra due mondi, quello della Big Apple, frenetico e moderno e quello contadino dove la vita scorre lentamente al ritmo delle stagioni. Il vecchio ha un fascino rude, è uomo di poche parole come molti contadini, è rimasto solo dopo la morte della moglie, ma non esita ad aprire il suo cuore al giovane nipote confidandogli i semplici precetti della vita dei campi: l’alternarsi delle stagioni, il volo degli uccelli, il canto dei gufi, l’arrivo della pioggia.
giovedì 16 settembre 2010
Il libro del giorno: La notte ha cambiato rumore di Maria Dueñas (Mondadori)
L'ultimo della classe di Maria Marcone (Besa editrice)
"L'ultimo della classe" è un libro di racconti per i ragazzi della scuola media concepito come un avvio a una lettura consapevole e insieme gratificante. Pur essendo molto diversi per tematiche e chiave stilistica che va dall'umorismo all'ironia, dalla problematicità all'analisi dei sentimenti e delle situazioni esistenziali, i racconti di questa raccolta costituiscono un unico grande affresco in cui si vanno collocando i vari personaggi con le loro situazioni comiche o drammatiche narrate dalla viva voce dei protagonisti.
Un libro di lettura concepito non come momento di evasione, ma di ripensamento e di educazione etico-sociale; un libro che però nello stesso tempo diverte, appassiona, fa innamorare della lettura.
MARIA MARCONE, nativa di Foggia ma residente da molti anni a Bari, è scrittrice ormai largamente affermata in campo nazionale.
Tra le sue numerose opere sono da ricordare in particolare Analisi in famiglia (Milano, Feltrinelli 1977), da cui è stato tratto uno sceneggiato televisivo, e il romanzo per ragazzi L'astronave di Alek (Milano, Mursia 1970).
mercoledì 15 settembre 2010
Vita sentimentale di un camionista di Alicia Bartlett Cimenez (Sellerio)
Il golfo delle ore assenti di Paola Marino (Besa editrice)
Del resto, è l’unico modo rimasto di visitare la geografia in un’epoca di migrazioni disperate e viaggi edonistici. Fra questi due meccanismi contrapposti di spaesamento e spostamento, Paola Marino interviene con le sue note, nel senso armonico,
che divengono anche notazioni, nel senso narrativo. In fase di lettura, si ritrovano sulla pagina le mappe di un unico continente impalpabile, quello sospeso nell’intimo dell’autrice.
Musicalità, descrizione e introspezione, dunque, per costruire, con la scrittura, una nuova modalità di esplorazione del reale e di ciò che vi è sottinteso.
Paola Marino è nata a San Severo, in provincia di Foggia. Nasce come poetessa. La poesia è la colonna sonora del suo viaggio, lei spera non finisca mai di esserlo, per questo scrive racconti a ritmo di prosa e sogna di scriverne ancora. Ha pubblicato due opere di poesie, All’improvviso il mare (2006) e Cuore altrove (2006), e un volume di racconti, Oltre l’ombra (2007).
martedì 14 settembre 2010
Aspettando te di Antonella Clerici (Rizzoli)
Sul crinale del giorno di Marisa Pelle (Besa editrice)
S’increspa l’attesa sul crinale
del giorno che richiude le ali
mancata crisalide
prigioniera nel bozzolo
Di quel verde così aulente
non rimane foglia su foglia.
Marisa Pelle, calabrese di origine, è nata ad Ardore (RC). Ha pubblicato le seguenti sillogi di poesie: Fiore di cactus (Messina 1987), Scagliosi silenzi (Messina 1991), Fatamorgana (Messina 1996), Sulla cifra del Tempo (Messina 2004), che hanno riscosso il consenso dei critici e sono risultate finaliste in occasione di varie rassegne letterarie.
lunedì 13 settembre 2010
La passione di Artemisia di Susan Vreeland (Beat)
Ancor ci si imbaRAZZA di Sabrina Brancato (Besa editrice)
Un carosello di storie che raccontano episodi di ordinaria xenofobia, e ciò che sconcerta non è tanto la xenofobia quanto l’ordinarietà. Sono infatti vicende di tutti i giorni, vissute con la massima disinvoltura da parte dei protagonisti, che spesso peccano, se non proprio di razzismo, di quell’impostazione culturale più subdola che è il preconcetto razzista.
Sabrina Brancato, partenopea di nascita e migrante per vocazione, insegna letterature postcoloniali, culture diasporiche e Black Studies all’università di Francoforte sul Meno. Autrice della monografia Mother and Motherland in Jamaica Kincaid (2005), ha pubblicato racconti, poesie, recensioni e numerosi saggi in riviste internazionali.
domenica 12 settembre 2010
La vergine azzurra di Tracy Chevalier (Neri Pozza)
La cassaforte di Maria Grazia Gemelli (Besa editrice)
La cassaforte narra di una truffa ereditaria ai danni di Mara, transfuga da Napoli e quindi ritenuta una “traditrice”. Simbolicamente le tre sorelle di Mara sono simili ad altrettante maschere tipiche di Napoli.
Miranda rappresenta la seduzione, Martina la vanagloria, Massimina l’indolenza. La madre Giulia è insieme complice, in balìa delle tre donne, e soprattutto non riesce ad ascoltare la sete di giustizia di Mara. Sullo sfondo, l’attesa di una catastrofe e il percorso della camorra intrecciato indissolubilmente con quello della Campania. Su tutta la storia aleggia il fantasma di Leo, il padre morto, venuto a Napoli da un profondo Sud poverissimo, violento.
Uomo difficile ma caldo, ricco di speranze, rappresenta un pezzo del passato dell’Italia rurale e combattiva che mostra la scarsità e la freddezza di alcuni soggetti delle generazioni cresciute nel benessere economico.
Maria Grazia Gemelli vive e lavora a Roma. Sociologa, esperta in psicologia del lavoro e nella conduzione di gruppi di crescita e di formazione, secondo l’approccio della complessità e nella prospettiva dell’integrazione corpo-mente, ha pubblicato i romanzi Nessuna traccia d’uomo (1977), Vuoto a rendere (1982), Astronave terra (1986), Rogaska (1990), Dai fatti alle parole (1993), Io lavoro (1994) e i saggi Donna e lavoro (1989), Il lavoro nella scuola elementare (1989), Lavorare in ospedale (1990), Il senso del futuro, sentimenti politici dei giovani (1994), «Il lavoro nella narrativa italiana» in La metamorfosi del lavoro (1995) a cura del professore Francesco Avallone e «Ridefinizione del sentire politico di destra e di sinistra» in Disaggregazioni e riaggregazioni psicopolitiche a cura del professore Giancarlo Trentin (2004).
sabato 11 settembre 2010
L'innocenza di Tracy Chevalier (Neri Pozza)
Cunicoli di vento di Caterina Stasi (Besa editrice)
La raccolta proposta all’attenzione dei lettori rappresenta lo sforzo di sfiorare il magma che smuove la mente, il corpo e i sentimenti umani. Cardine dell’opera è il desiderio, che assume diverse direzioni sfociando nel medesimo mare, sempre agitato, dove l’immobilità non esiste.
Cupi, torbidi, limacciosi, i versi si alternano a parole acquose e cristalline; è difficile descrivere l’efficacia e la riuscita di queste poesie in quanto esse stesse si propongono di descrivere l’efficacia e la riuscita di un impegno costante
Caterina Stasi è nata a Gallipoli nel 1981 e ora vive a Siena. Questa è la sua prima raccolta poetica.
venerdì 10 settembre 2010
Strane creature di Tracy Chevalier (Neri Pozza)
In segno di gratitudine di Gertrude Goetz (Besa editrice)
In questo toccante memoriale, l'autrice racconta le sue esperienze di bambina ebrea rifugiata e cresciuta nell'Italia occupata dai nazisti. Gertrude Goetz nasce a Vienna dove vive i primi anni spensierati dell'infanzia. Con l'annessione dell'Austria alla Germania nel 1938 e la deportazione di suo padre nel campo di concentramento di Dachau, lei e tutta la sua famiglia sono costretti a cercare rifugio in Italia. Il viaggio di Gertrude e dei suoi genitori dal Brennero all'estremo lembo meridionale della Puglia si compie in più tappe ed è segnato da incontri con diverse persone che, spesso incuarnti delle concezioni politiche dominanti o del loro coinvolgimento con il governo, prestano l'aiuto necessario a chi ne ha bisogno. Finché di fronte all'azzurro mare del Salento Gertrude riscopre la libertà. Dal libro emerge una visione estremamente variegata di un periodo travagliato della storia d'Italia, ricca di riflessioni sui valori più profondi della vita umana e del suo senso effettivo.
Gertrude Goetz nasce a Vienna e trascorre la maggior parte dei suoi anni formativi nell'Italia della II Guerra Mondiale. Nel 1949 l'autrice viene ammessa negli Stati Uniti d'America. Dopo essersi stabilita a Los Angeles, intraprende la sua formazione universitari consgeuendo diverse lauree e un dottorato in Lingue Germaniche e lavora come bibliotecaria e insegnante in un liceo. Ritiratasi in pensione, vive ora con la sua famiglia a Los Angeles.
giovedì 9 settembre 2010
Quando cadono gli angeli di Tracy Chevalier (Neri Pozza)
Il temerario asino di cartapesta di Maria Alessandra Lanzilotti (Besa editrice)
trasporta sulla sua groppa in un insidioso viaggio tra i baratri dell’anima; giovandosi di un linguaggio scarno e visionario, dove la parola dà corpo a pensieri e suggestioni, dove l’identità si perde e si ritrova in un continuo errare alla ricerca di un senso, di un segno cifrato che dia peso al corpo e alla sua storia.
Maria Alessandra Lanzilotti è nata a Bari nel 1977. Esperta in progettazione culturale, si occupa di cooperazione internazionale e progetti di teatro in zone di conflitto; attualmente lavora come educatrice penitenziaria.