Lara Rebecca Ramones ha trentacinque anni e nella vita non ha fatto altro che spostarsi, cambiando casa, città, amici e, soprattutto, uomini. Nata da padre spagnolo e da madre finlandese, si è sempre considerata diversa dalle altre: troppo bruna per le strade di Helsinki, troppo pallida per le spiagge di San Sebastiàn. Fin da piccola, il lavoro del padre l’ha costretta a girare per l’Europa; poi, una volta cresciuta, quella di non avere fissa dimora è divenuta una scelta consapevole. Da un lato la curiosità di scoprire il mondo, di provare esperienze sempre nuove, dall’altro un incontenibile terrore di fermarsi, di conoscersi a fondo e, soprattutto, di mettere radici. Lo stesso vale per il suo rapporto con gli uomini: li conquista, li fa entrare nella propria vita, ma, appena viene messa alle strette, scappa. Forse è il desiderio di trovare lui, l’Uomo Giusto, che la costringe ad abbandonare ogni storia non appena si presentano le prime incomprensioni. Un giorno, però, accade l’impossibile: quello che sembrava l’uomo più sbagliato sulla faccia della terra riesce a sciogliere le resistenze di Lara, e lei decide, per la prima volta, di fermarsi. Senza neanche rendersene conto diventa madre di una creaturina di 3,3 chili, vive in una deliziosa villetta con piscina appena fuori città e del suo amato lavoro non resta che un vago ricordo. È proprio a questo punto che l’istinto di fuga, il desiderio di avere di più torna a farsi sentire. Solo scavando a fondo nel proprio cuore capirà che cosa la può rendere veramente felice.
Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
giovedì 30 settembre 2010
Uomo giusto cercasi di Lucia Tilde Ingrosso (Piemme)
Lara Rebecca Ramones ha trentacinque anni e nella vita non ha fatto altro che spostarsi, cambiando casa, città, amici e, soprattutto, uomini. Nata da padre spagnolo e da madre finlandese, si è sempre considerata diversa dalle altre: troppo bruna per le strade di Helsinki, troppo pallida per le spiagge di San Sebastiàn. Fin da piccola, il lavoro del padre l’ha costretta a girare per l’Europa; poi, una volta cresciuta, quella di non avere fissa dimora è divenuta una scelta consapevole. Da un lato la curiosità di scoprire il mondo, di provare esperienze sempre nuove, dall’altro un incontenibile terrore di fermarsi, di conoscersi a fondo e, soprattutto, di mettere radici. Lo stesso vale per il suo rapporto con gli uomini: li conquista, li fa entrare nella propria vita, ma, appena viene messa alle strette, scappa. Forse è il desiderio di trovare lui, l’Uomo Giusto, che la costringe ad abbandonare ogni storia non appena si presentano le prime incomprensioni. Un giorno, però, accade l’impossibile: quello che sembrava l’uomo più sbagliato sulla faccia della terra riesce a sciogliere le resistenze di Lara, e lei decide, per la prima volta, di fermarsi. Senza neanche rendersene conto diventa madre di una creaturina di 3,3 chili, vive in una deliziosa villetta con piscina appena fuori città e del suo amato lavoro non resta che un vago ricordo. È proprio a questo punto che l’istinto di fuga, il desiderio di avere di più torna a farsi sentire. Solo scavando a fondo nel proprio cuore capirà che cosa la può rendere veramente felice.
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