Una raccolta di poesie che si assapora come una pièce teatrale, con una trama da intuire ove con il suo coraggio e la sua fragilità il temerario asino di cartapesta lentamente ma inesorabilmente ci
trasporta sulla sua groppa in un insidioso viaggio tra i baratri dell’anima; giovandosi di un linguaggio scarno e visionario, dove la parola dà corpo a pensieri e suggestioni, dove l’identità si perde e si ritrova in un continuo errare alla ricerca di un senso, di un segno cifrato che dia peso al corpo e alla sua storia.
Maria Alessandra Lanzilotti è nata a Bari nel 1977. Esperta in progettazione culturale, si occupa di cooperazione internazionale e progetti di teatro in zone di conflitto; attualmente lavora come educatrice penitenziaria.
trasporta sulla sua groppa in un insidioso viaggio tra i baratri dell’anima; giovandosi di un linguaggio scarno e visionario, dove la parola dà corpo a pensieri e suggestioni, dove l’identità si perde e si ritrova in un continuo errare alla ricerca di un senso, di un segno cifrato che dia peso al corpo e alla sua storia.
Maria Alessandra Lanzilotti è nata a Bari nel 1977. Esperta in progettazione culturale, si occupa di cooperazione internazionale e progetti di teatro in zone di conflitto; attualmente lavora come educatrice penitenziaria.
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