Aerea come piuma di gemma
luce dorata d’aprile
m’appari nel sonno
e mi goccioli quiete serena
col sorriso universo di seta.
E mi struggo perché
avendoti accanto
l’aria tra noi si fa lastra
e pur muta restando sussurro parole
che tu percepisci e sorridi.
Ma abbandonare non posso il mio capo
delle tue carezze assetato
sul tuo grembo celeste.
Gilda Elvira Ferrari, nata a Frascineto (CS), risiede a Bari. Già redattrice della rivista La Vallisa negli anni ’82-’84, ha pubblicato poesie, racconti e la traduzione del Carme arbëresh La Rondinella dell’Anonimo di Chieuti (FG). Nel 1991 il saggio in È Permesso – sperimentazione di scrittura creativa. È presente in varie antologie poetiche tra cui Frammenti di Poesia Post-Moderna. Collabora con varie riviste. Ha pubblicato Nel labirinto (1982) e Graffiti e Il Peplo azzurro dello Jonio (2003).
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