venerdì 10 settembre 2010

In segno di gratitudine di Gertrude Goetz (Besa editrice)








In questo toccante memoriale, l'autrice racconta le sue esperienze di bambina ebrea rifugiata e cresciuta nell'Italia occupata dai nazisti. Gertrude Goetz nasce a Vienna dove vive i primi anni spensierati dell'infanzia. Con l'annessione dell'Austria alla Germania nel 1938 e la deportazione di suo padre nel campo di concentramento di Dachau, lei e tutta la sua famiglia sono costretti a cercare rifugio in Italia. Il viaggio di Gertrude e dei suoi genitori dal Brennero all'estremo lembo meridionale della Puglia si compie in più tappe ed è segnato da incontri con diverse persone che, spesso incuarnti delle concezioni politiche dominanti o del loro coinvolgimento con il governo, prestano l'aiuto necessario a chi ne ha bisogno. Finché di fronte all'azzurro mare del Salento Gertrude riscopre la libertà. Dal libro emerge una visione estremamente variegata di un periodo travagliato della storia d'Italia, ricca di riflessioni sui valori più profondi della vita umana e del suo senso effettivo.

Gertrude Goetz nasce a Vienna e trascorre la maggior parte dei suoi anni formativi nell'Italia della II Guerra Mondiale. Nel 1949 l'autrice viene ammessa negli Stati Uniti d'America. Dopo essersi stabilita a Los Angeles, intraprende la sua formazione universitari consgeuendo diverse lauree e un dottorato in Lingue Germaniche e lavora come bibliotecaria e insegnante in un liceo. Ritiratasi in pensione, vive ora con la sua famiglia a Los Angeles.

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