In questo volume ho raccolto le
fotografie di 200 quadri miei, tra oli, disegni a carboncino, a sanguigna, a
pennello, acquerelli. Sono così rappresentate le più comuni tecniche
pittoriche, quelle che ho preferito ed ho usato più spesso. Le opere più
antiche sono state eseguite nel 1954, quando ancora frequentavo l'Accademia di
Belle Arti di Firenze; le più recenti nel 2006: un arco di più di 50 anni di
attività pittorica ininterrotta. Nella raccolta, piccola parte delle centinaia
di opere dipinte, ho inserito anche alcuni cataloghi ed articoli. Sono anche
presenti diverse immagini che illustrano i particolari di quattro affreschi che
ho eseguito in luoghi pubblici di Carbonia: Gesù parla alla folla, nel Centro
di Accoglienza per ragazze madri; Le Beatitudini, nella Parrocchia di San
Ponziano; L'Annunciazione, nella Parrocchia di Don Bosco; La cena in casa di
Levi, nel Centro di Accoglienza per ex tossicodipendenti Don Vito Sguotti.
Quando l'arte diventa un mezzo per raccontarsi e per mostrarsi autentici, anche nel farsi cogliere da un lieve rossore, dato da un piccolo moto dell'animo o dal palpitare del cuore per un amore ricambiato. Quando con l'arte si cerca di attirare l'attenzione verso tutto ciò che sembra anonimo e che ci sfugge. Quando l'arte è denuncia delle condizioni della donna, e non solo. Quando l'arte è poesia e colore.
lunedì 31 ottobre 2011
domenica 30 ottobre 2011
TEMPEST DI JULIE CROSS (FANUCCI)
Un viaggio mozzafiato in una New York surreale, tra presente e futuro, dove nulla è come sembra e le coincidenze del passato possono diventare i nodi irrisolti del presente. Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano... Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...
Julie Cross è una giovane scrittrice e blogger statunitense. Ama i film di Stephen King, la saga diTwilight e tutti i libri di HarryPotter. Tempest è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in Francia,Germania, Regno Unito, Portogallo, Russia e Thailandia. La casa di produzione Summit Entertainment, che ha prodotto la saga di Twilight, ha acquisito i diritti cinematografici per Tempest per un prossimo film.
sabato 29 ottobre 2011
Un'anteprima: Mare al mattino di Margaret Mazzantini (Einaudi)
Due figli, due madri. Due madri,
due mondi: le due sponde
di un unico mare. Un romanzo breve come una favola: di qua e di là dal mare,
l'esilio di chi non è piú intero in nessun luogo.
C’è un tratto di mare che è ponte e confine tra due Paesi. Farid lo vede per la prima volta la notte che fugge dalla sua casa ai confini del deserto, lasciandosi alle spalle la gazzella che mangiava dalle sue mani: «credeva di poterci camminare sopra come le navi, invece è bagnato e succhia da sotto». Vito, dalla Sicilia, guarda quello stesso mare come una discarica di avanzi e di barche mai arrivate. Ne raccoglie le grida, ne conserva le tracce. Sono pezzi di memoria: la sua, quella di Farid e di tutti quelli che saranno i suoi e i nostri figli. E poi ci sono le madri. Angelina, che di quel mare ha lo stesso sguardo azzurro, la stessa calma, e dentro la tempesta. E Jamila, che spera di veder morire suo figlio prima di lei per non lasciarlo morire da solo – e dire che quel viaggio doveva durare quanto una ninna nanna. C’è tutta la gente che ha sognato «una terra facile, senza armi. Una benedizione. Non sapeva che fosse senza fine, che gridasse da tutte le parti». Dopo Venuto al mondo, Margaret Mazzantini torna a farsi carico di una storia controversa, quella che unisce l’Italia e la Libia. Dagli italiani spinti in Africa dal fascismo alla cacciata dei Tripolini nel 1970, fino alle migrazioni imposte da una guerra ancora in corso, la scrittrice dà voce a chi è sempre costretto a lasciare, perdere, rinunciare, a volte in cambio di niente. Una favola viva e pulsante, capace di trasformare il dolore in letteratura: Mare al mattino è la conferma di un talento raro, e la dimostrazione che è ancora possibile parlare a un pubblico vasto senza rinunciare alla qualità della scrittura.
C’è un tratto di mare che è ponte e confine tra due Paesi. Farid lo vede per la prima volta la notte che fugge dalla sua casa ai confini del deserto, lasciandosi alle spalle la gazzella che mangiava dalle sue mani: «credeva di poterci camminare sopra come le navi, invece è bagnato e succhia da sotto». Vito, dalla Sicilia, guarda quello stesso mare come una discarica di avanzi e di barche mai arrivate. Ne raccoglie le grida, ne conserva le tracce. Sono pezzi di memoria: la sua, quella di Farid e di tutti quelli che saranno i suoi e i nostri figli. E poi ci sono le madri. Angelina, che di quel mare ha lo stesso sguardo azzurro, la stessa calma, e dentro la tempesta. E Jamila, che spera di veder morire suo figlio prima di lei per non lasciarlo morire da solo – e dire che quel viaggio doveva durare quanto una ninna nanna. C’è tutta la gente che ha sognato «una terra facile, senza armi. Una benedizione. Non sapeva che fosse senza fine, che gridasse da tutte le parti». Dopo Venuto al mondo, Margaret Mazzantini torna a farsi carico di una storia controversa, quella che unisce l’Italia e la Libia. Dagli italiani spinti in Africa dal fascismo alla cacciata dei Tripolini nel 1970, fino alle migrazioni imposte da una guerra ancora in corso, la scrittrice dà voce a chi è sempre costretto a lasciare, perdere, rinunciare, a volte in cambio di niente. Una favola viva e pulsante, capace di trasformare il dolore in letteratura: Mare al mattino è la conferma di un talento raro, e la dimostrazione che è ancora possibile parlare a un pubblico vasto senza rinunciare alla qualità della scrittura.
venerdì 28 ottobre 2011
Io mi chiamo Yorsh di Silvana De Mari (Fanucci)
“L’ultimo Elfo è una storia
potente, raccontata con delicatezza e tenerezza – è il senso stesso della vita
narrato in modo sottile e magico. Pieno di gioia, dolore, bellezza e orrore,
probabilmente questo libro è un gioiello di incalcolabile valore che le generazioni
future scopriranno e adoreranno.”
Io mi chiamo Yorsh, è il prequel
de L’Ultimo Elfo e ci farà ascoltare tre voci. Racconterà la storia della
nascita di Yorsh, il protagonista de L’Ultimo Elfo: due delle voci che udiremo
sono quelle dei suoi genitori, e sarà la dolcissima e tremenda storia
dell’incontro di un uomo e di una donna, avvenuto durante un genocidio, mentre
il loro popolo, quello degli Elfi, viene deportato. La terza voce, quella che
ascoltiamo per prima, è la voce di uno dei distruttori. Quelle dei distruttori
sono le voci che noi non abbiamo ascoltato.
“Ognuno può essere un principe.
Ognuno può essere quello che fa la differenza. Oppure il più grande. O il più
debole. L’eroe o l’ultimo dei miserabili. Io mi chiamo Yorsh, ho lo stesso nome
dell’ultimo degli Elfi ma sono colui che è venuto prima. Io sono il frutto di
un mondo devastato dall’ingiustizia e dalla rabbia, perché chi semina violenza,
raccoglie solo odio. Io mi chiamo Yorsh e sul mio nome costruiranno la speranza
di un mondo libero dal male e ‘ricoperto di papaveri’.”
Silvana de Mari è nata nel 1953 in provincia di
Caserta e vive sulla collina di Torino. Laureata in medicina, ha esercitato
come chirurgo in Italia e in Etiopia come volontaria e oggi si occupa di
psicoterapia. I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue. Ha ricevuto i
premi Andersen nel 2004, Bancarellino nel 2005, Immaginaire per il miglior
libro Fantasy nel 2005 e il premio ALA (American Library Association) come
miglior libro straniero nel 2006 per il romanzo L’ultimo Elfo (Salani, 2004),
tradotto in tutto il mondo; con L’ultimo Orco ha ricevuto nel 2005 il premio
IBBY (International Board on Books for Young People). Fanucci Editore ha
pubblicato anche L’ultima profezia del mondo degli Uomini (2010) – che chiude
la saga già avviata dall’editore Salani con L’ultimo Elfo, L’ultimo Orco e Gli
ultimi incantesimi – e, nel 2009, Il Gatto dagli occhi d’oro.
giovedì 27 ottobre 2011
Innamorarsi a Manhattan di Kate Parker (Leggereditore)
Un uomo e una donna, i loro
destini sembrano essere già scritti. Lei è un’infermiera pediatrica con il mito
di Audrey Hepburn, lui uno scrittore di successo che ha dimenticato cosa
significa sognare. Poi l’incontro da Tiffany, uno sguardo e il tempo si ferma.
In un attimo le loro vite vacillano, ed entrambi intravedono la possibilità di
un futuro diverso, senza però riuscire a mettersi in gioco fino in fondo. Il
loro momento è intenso ma sembra che siano destinati a separarsi e a non
vedersi mai più. Ma un anno dopo si ritrovano, protagonisti di un romanzo del
quale toccherà a loro scrivere il finale... Riuscirà la magia di Tiffany a
trasformare un semplice istante in qualcosa di speciale che durerà per sempre? Un
romanzo delicato e profondo, che risplende a ogni pagina. Una storia che ci
ricorda il potere dell’amore, e la meraviglia che si nasconde dietro un
incontro inaspettato che può stravolgere una vita intera e forse dare felicità
a chi osa rischiare fino all’ultimo respiro.
Kate Parker ha sempre vissuto a
Manhattan, New York, città che adora. È per questo che ha scelto di ambientare
il suo romanzo d’esordio proprio fra le strade che l’hanno vista crescere. Kate
ha deciso di dedicarsi alla scrittura per due motivi: realizzare un sogno che
nutriva sin da bambina, e trasmettere ai suoi lettori la voglia di provarci, di
crederci sempre e comunque. Le sue sono storie di persone comuni, disposte a
tutto pur di lottare per ciò in cui credono. Lo stile limpido, l’accurata
descrizione psicologica dei personaggi e la capacità di far rivivere sulla
pagina emozioni forti e indimenticabili, conquisteranno le lettrici, per non
abbandonarle più in questo primo libro di una trilogia.
mercoledì 26 ottobre 2011
“... e senti questa, Loredana!” le storie d’amore inventato di Loredana De Vitis
Una serata dedicata all’amore,
scritto e vissuto (e viceversa?), sulla scia dei racconti di “Storie d’amore
inventato”, il libro di Loredana De Vitis. Appuntamento giovedì 27 ottobre alle
ore 21.30 presso la
Rubens Brasserie di Lecce, in via Matteotti 36, con l’autrice
e gli interventi musicali di Cristina Cagnazzo. Una serata che sarà un vero e
proprio spettacolo, perché le storie che ha raccontato Loredana in “Storie
d’amore inventato” verranno messe in scena in dialogo con il pubblico. Come
l’amore spoglia gli uomini e le donne e li mette faccia a faccia con se stessi
e con i propri sentimenti e emozioni, così la scrittura di De Vitis entrerà in
un dialogo giocoso e irriverente con autori e lettori. Si racconterà l’amore
degli sms, dei biglietti dei cioccolatini, delle chat ma soprattutto delle vite
concrete delle persone.
Per raccontare la propria, basta
cercare la pagina dell’evento su facebook e “prenotare” un intervento nel corso
della serata. Ma attenzione, l’autrice avverte: qualunque cosa racconterete,
potrebbe finire in un prossimo racconto.
Loredana De Vitis, classe ‘78, scrittrice e giornalista salentina,
narratrice di talento, si è imposta di recente all’attenzione nazionale grazie
al libro di racconti ”Storie d’amore inventato”. Con il racconto “rossella e
andrea. e Rossella e Andrea” ha vinto il premio Subway Letteratura 2011, che le
ha permesso di essere letta da centinaia di migliaia di lettori nelle
metropolitane e nelle stazioni bus delle più importanti città d’Italia. Il suo
ultimo ‘concept’, una mostra narrativa itinerante dal titolo ”Io sono bellissima”
(www.iosonobellissima.it), ha esordito a Roma nel settembre 2011 ospitata
dall’Unione Donne in Italia. Osservatrice acuta della realtà nelle sue
relazioni con l’immaginario, la scrittura di Loredana De Vitis propone
un’immagine della donna nitida e priva di stereotipi.
Cristina Cagnazzo impugna per la prima volta una chitarra a dodici
anni, e non la molla più. Dal 1999, come cantante e musicista, in diverse
formazioni spazia dal punk al metal, dal grunge all’hard rock. Nel 2007 fonda
la band Shotgun Babies, che ha all’attivo un centinaio di concerti, un demo cd,
due videoclip, concorsi vinti, un album autoprodotto, un singolo in uscita e
tre compilation, di cui una statunitense. Il gruppo, che ha già in varie
occasioni accompagnato Loredana De Vitis nelle presentazioni dei suoi racconti,
è presente nella sezione relativa alla musica contemporanea del libro “Le
ragazze del rock”, della giornalista de “Il Manifesto” Jessica Dainese.
Parteciperanno, insieme agli
altri autori che hanno aderito Gianluca Conte, Stefano Donno, Luciano Pagano,
Massimiliano Manieri, Francesca Lamberti, Lorenzo Gasparrini
Info:
http://www.loredanadevitis.com/
scrivi@loredanadevitis.com
Cucinare in lavastoviglie. Gusto, sostenibilità e risparmio con un metodo rivoluzionario di Lisa Casali (Gribaudo)
Cucinare dove sembrava
impossibile: forse non ci avete mai pensato, ma il calore che una lavastoviglie
sviluppa durante un lavaggio può essere utilizzato anche per cuocere i cibi. Le
temperature all’interno dell’elettrodomestico, costanti e non troppo elevate,
permettono di ottenere una perfetta cottura a bassa temperatura, simile a
quella praticata dagli chef professionisti: l’ideale per esaltare profumi e
sapori del cibo. Cucinare nella lavastoviglie è ecologico, perché non si
utilizza altra energia oltre a quella adoperata per il lavaggio; è sicuro,
perché le analisi chimiche hanno dimostrato che gli alimenti non vengono
contaminati dalle sostanze detergenti; è facile, perché si possono utilizzare
contenitori presenti in ogni casa. Questo libro fornisce tutte le indicazioni
necessarie per imparare a cucinare nella lavastoviglie e cambiare quindi
radicalmente le proprie consuetudini in cucina. Inoltre, si propongono tante
ricette, suddivise in base alle temperature sviluppate nei vari tipi di
lavaggi, per creare 15 menu di successo.
martedì 25 ottobre 2011
Tiziana Cazzato consiglia La struttura concreta dell’Infinito di Marco Pellegrino (Youcanprint)
Districarsi nell’alveo del
pensiero filosofico di Emanuele Severino non è compito semplice, e la
difficoltà aumenta quando, come nel testo che qui affrontiamo, ci si propone
l’oltrepassamento del fondamento del discorso severiniano. Scevro da ogni
possibile schematismo accademico, l’autore si propone, in primis, di illustrare
le soluzioni che egli ritiene necessarie per risolvere determinate aporie
filosofiche, mostrando il nuovo volto che, in tale risolvimento, acquista il
concetto di struttura concreta dell’essere. In secondo luogo, vengono
evidenziate quelle che, usando il linguaggio dell’autore, sono le
contraddizioni presenti nell’impalcatura logica del pensiero di Severino, con
analisi di notevole spessore teoretico, al pari solo di chi è addentro da anni
alle questioni ontologiche. La filosofia è essenzialmente lo sfondo all’interno
del quale ogni contenuto, che interpretiamo come storia dell’uomo, accade. Ciò
che si crede sia lontano dal vivere quotidiano, come un discorso siffatto
potrebbe ad un’analisi semplicistica apparire, è in realtà la chiave
imprescindibile dell’esplicazione del senso di tutti i fenomeni che riteniamo
evidenti, ma che necessitano di essere fondati e riconsegnati al loro senso
veritativo. Comprendere a fondo tali tematiche ci aiuta a fare un passo avanti
in vista del superamento delle contraddizioni che attanagliano il vivere umano.
La contraddizione è isolamento e dolore. Pertanto, nell’ottica di tale
superamento ci si propone, nell’opera, di indicare l’identità di totalità e
parte – pur conservando la loro distinzione –, in modo tale che ognuno non
rimanga alla superficie e non renda quindi inutile ogni sforzo che non sia
legato all’essenza del fondamento. (Andrea Berardinelli)
Daniela Pispico consiglia ACUFENI... tinniti... tinnitus... e se non fossero sempre MALATTIE da CURARE? Di Beppe Spitzer e Matr Jala (Youcanprint)
Acufeni E' la prima pubblicazione che affronta
l'argomento da un punto di vista completamente diverso dal solito. Sono milioni le persone "colpite" da
questi curiosi problemi e, nonostante la medicina offra oggi tecnologie e cure
piuttosto avanzate, molte di loro non sono mai riuscite a liberarsene. Finalmente
ecco a disposizione una diversa, incredibile ma precisa spiegazione su questo
strano "male incurabile" e anche informazioni che daranno, a chiunque
lo desideri, la possibilità di effettuare semplici verifiche personali. Antiche conoscenze ci rivelano infatti un
sorprendente segreto che alcuni ricercatori e "ammalati" di tutti i
tempi hanno però sempre conosciuto: acufeni, tinnitus, eccetera, molto più
spesso di quanto si creda non sono infatti una malattia o un vero problema
ma...
lunedì 24 ottobre 2011
Simona Muci presenta le nuove uscite di Besa editrice con Francesco De Giorgi, Paolo Volponi, Silvana Bedodi, Toni Servillo, Francesco Spilotros, Ismail Kadare
Tu prepara il filtro di Francesco
De Giorgi - Tu prepara il filtro è un romanzo generazionale che descrive in
modo puntuale la crisi di ideali e il disagio dei trentenni di oggi schiacciati
dal nuovo mostro del ventesimo secolo: il precariato. Attraverso le vicende del
ventinovenne Matteo Fabbri, l’autore racconta in modo scanzonato il senso di
vuoto e la perdita di speranza che travolgono non solo il
protagonista/narratore ma anche gli amici storici a lui vicini, vittime dello
stesso male: la disattesa ricerca di una realizzazione professionale che nel profondo
sud non sembra fattibile.
Francesco De Giorgi è nato a
Casarano, in provincia di Lecce, nel 1984. Nel 2007 si è laureato in scienze
della comunicazione presso l’università degli studi di Siena. Tu prepara il
filtro è il suo romanzo d’esordio.
Toni Servillo. L’attore in più a
cura di Enrico Magrelli - Se si dovesse eleggere un volto simbolo, in grado di
condensare attraverso i suoi lineamenti il mood della cinematografia italiana
attuale, il candidato ideale sarebbe certamente Toni Servillo. Nessuno, meglio
di lui, ha saputo mettere la propria statura attoriale a disposizione di film,
autori e registri tanto diversi, delineando con altrettanta abilità e
precisione una galleria di personaggi emblematici, tipici dei nostri anni,
scolpiti con perizia ostinata e rigorosa osservanza del dettaglio. E con risultati
interpretativi sempre suggestivi, quando non indimenticabili. Un lavoro, il
suo, che ha contribuito nei suoi esiti più alti a riportare il nostro cinema su
un piano di prestigio e competitività decisamente internazionale.
Enrico Magrelli è conservatore
della Cineteca Nazionale. Dal 1994 è autore e conduttore del programma
radiofonico Hollywood Party. È consulente della Mostra d’Arte Cinematografica
di Venezia e vicedirettore del bif&st di Bari. Fa parte della Commissione del
fondo di garanzia per il cinema del Ministero dei Beni Culturali. Scrive per la
“Rivista del Cinematografo” e collabora con al Casa del Cinema di Roma. Ha
scritto e curato numerose pubblicazioni.
Fiabe Ungheresi a cura di Francesco
Spilotros - Le fiabe ungheresi hanno l’ardire di affrontare in campo aperto questioni
pedagogiche di alto profilo. Con una lettura trasversale che coinvolge tutte le
fiabe, si può affermare che il progetto educativo che portano avanti,
unitariamente, è quello per una società democratica che faccia del dialogo la
sua dimensione fondativa. Le fiabe ungheresi spingono verso un’educazione che
sia impegno a elaborare e coltivare una tensione infinita sia verso la realtà
esterna sia verso una realtà interna, verso se stessi alla continua ricerca di
significato. E lo fanno preparando alla vita i piccoli lettori attraverso mille
temi, svariati personaggi, infinite avventure, multiformi situazioni.
Francesco Spilotros (1968), insegnante,
sposato con tre figli, è laureato in lingue e letterature straniere e in
scienze della formazione primaria. Collabora con la cattedra di storia della letteratura
per l’infanzia dell’università di Bari. È socio fondatore dell’associazione internazionale
di lettura e letteratura per l’infanzia L’Aquilone, nata a Bari nel 2007, e
della omonima rivista specializzata di letteratura giovanile (www.associazionelaquilone.info).
Sul sito http://www.montessorimola.net/
gestisce il blog Didattica e
dintorni.
La commissione delle feste di
Ismail Kadarè - In un’Albania ancora assoggettata al dominio ottomano, si svolgono
i minuziosi preparativi per una festa di riconciliazione. Il meticoloso
dispositivo cerimoniale accresce, di ora in ora, l’attesa per l’arrivo degli
invitati. Rituali dell’ospitalità, banchetti, danze e giochi costituiscono,
però, solo la messa in scena di una tragica beffa...
ISMAIL KADARE (Argirocastro,
1936), romanziere, poeta e saggista di fama internazionale, condensa nella sua scrittura
le inquietudini di un paese lacerato da vecchie dominazioni e da nuove libertà.
Nessuno meglio di lui è riuscito a cogliere, nella loro storicità, il retaggio
complesso e la ricchezza di sfaccettature dello spirito albanese. Dal 1990
risiede stabilmente in Francia.
Cantonate di Urbino di Paolo
Volponi - La città di Urbino, com’è noto, è al centro di un’intera rete di figure
ossessive nell’opera narrativa e poetica di Volponi. La forza stilistica
presente anche in questi brevi scritti, tre testi e un’appendice epistolare,
scioglie fin dall’esordio ogni dubbio: non si tratta di bozzetti paesaggistici
o idillici. La città vi appare annichilita, senza “idillio, né rifugio, né
quiete, né silenzio, né società”. La “Città ideale” è divenuta inerte spoglia
mortale, ai margini rispetto agli odierni flussi mercificanti: questa vicenda
allude a qualcosa di concreto e universale, che non riguarda la sola Urbino.
Paolo Volponi nasce a Urbino il 6
febbraio 1924. Dirigente industriale e attivista politico, si dedica a
un’intensa attività letteraria accompagnata da riconoscimenti nazionali e
internazionali. È autore di raccolte poetiche e romanzi, tra cui Memoriale
(1962), La macchina mondiale (1965), Corporale (1974), La strada per Roma
(1991). Muore ad Ancona nel 1994.
Lucrezia i tuoi sogni di Silvana
Bedodi - Lucrezia Malpigli, una giovane bellissima, cresciuta tra Lucca e
Ferrara, circondata dai piaceri del lusso e della raffinatezza, viene data in
sposa a un uomo del quale non è innamorata: Lelio Buonvisi. Presto però lo
tradisce con un uomo che conosce fin dall’infanzia, Massimiliano Arnolfini, suo
coetaneo e troppo meno nobile di Lelio. I due amanti sono legati da una
passione indomabile che li indurrà all’assassinio di Lelio. Il processo contro
Lucrezia, Arnolfini e i sicari, con grande spreco di interrogatori, torture e
delazioni, porterà Lucrezia in convento, dove rimarrà fino alla morte. Con mano
sicura, Silvana Bedodi ci guida nei meandri di un’anima lacerata non dal dubbio
(non c’è mai in Lucrezia pentimento) ma dalla rabbia di avere perduto la vita
in nome del decoro (il denaro) e delle norme coercitive di una società ipocrita.
Silvana Bedodi (1956) vive e
lavora a Cuneo. Appassionata di studi classici, si diletta a scrivere soprattutto
su argomenti storici. Con Besa ha pubblicato il suo romanzo d’esordio,
Pellegrino di Provenza (2005).
domenica 23 ottobre 2011
Pandereski di Cristiana Koll (Youcanprint)
Scoprire che le proprie radici
non esistono più. Sapere che il suo vero padre è a capo della più importante
agenzia privata di intelligence. Puntare tutto su due amici. Essere salvata
dalla Cia. Una serie di avvenimenti e disavventure che la porteranno dall’Italia
agli Stati Uniti, passando per altri Paesi Europei. Emma Parker rischia la vita
per conoscere la verità. “Pandereski” è il primo libro di una serie dedicata al
‘giallo’ vecchio stile, che punta sulle indagini e sul ragionamento piuttosto
che sulle analisi chimiche.
sabato 22 ottobre 2011
Daniela Pispico consiglia la I° FESTA DI POLEMONTA
DOMENICA 23
OTTOBRE 2010
dalle 17.30
Largo Immacolata, Calimera
I FESTA DI POLEMONTA
Polemonta –
Casa della Sinistra è un’associazione di promozione sociale attiva sul
territorio con un’azione di politica culturale e sociale.
La battaglia
sul caso Ecolio, le denunce sulla speculazione edilizia, i temi ambientali e
quelli del lavoro, la difesa dei beni pubblici e comuni, la contro-informazione
de «Il Compagno Brizio» (periodico dell’Associazione): questo e tanto altro è
Polemonta, un’associazione indipendente e libera che svolge un’attività
costante, puntuale e attenta, nell’ambito di una Sinistra radicale e plurale.
Per incontrarsi e condividere
Per parlare e ragionare di politica e non
solo
Per stare insieme e mangiare e non solo
Per divertirsi e ascoltare musica e non solo
17.30
INCONTRO/DIBATTITO
Dalla piazza alle periferie, storia di
un’Amministrazione che non c’è
Intervengono
i Consiglieri comunali del Gruppo Calimera che vorrei.
19.00
PRESENTAZIONE:
Vivere sostenibile e ricicli creativi:
presentazione di progetti eco-sostenibili
a cura di A.
Sicuro.
In serata...
Dieci semplici ricette performance di e con
PAPA RIKI
...e ancora
DjSet/Dancehall
a cura di Castigliani e di Lumera Sound.
Per tutta la
durata della festa
Mostre
fotografiche e installazioni artistiche a tema, la fantastica riffa di
Polemonta, libri e stand informativi, proiezioni, stand gastronomico.
http://www.polemonta.it/article69.html
http://www.polemonta.it/
FRANCESCA LEONE CONSIGLIA AMBIENTE E SALUTE NEL SALENTO: DALL’IMPEGNO DELLA LILT ALLO STATO DELL’ARTE DELLE RINNOVABILI SUL TERRITORIO SALENTINO
“AMBIENTE E SALUTE NEL
SALENTO: DALL’IMPEGNO DELLA LILT ALLO
STATO DELL’ARTE DELLE RINNOVABILI SUL TERRITORIO SALENTINO” questo è il titolo
dell’incontro/dibattito che si terrà il 24 ottobre 2011 alle ore 20,00 presso
Cibus Mazzini in via Lamarmora 4
a Lecce. Modera Gianluca Pasca (Presidente ass. Kalos
Manfredi Pasca. Interverrà il Presidente della Lilt Lecce il dott. Giuseppe
Serravezza; Ivana Crocetti (Lilt di Scorrano)
e Tomassina Greco, Orsola Draetta, e Tonio Greco (Lilt Lecce). Ospiti
della serata il consigliere del Comune di Lecce Vittorio Solero e l’assessore
alla Cultura del Comune di Lecce Massimo Alfarano
Modera Gianluca Pasca (Presidente
Kalos Manfredi Pasca). L’incontro è promosso da Arcadia Lecce e Cultura Oltre.
In un incontro/dibattito di questa portata si parlerà della situazione degli insediamenti sul territorio regionale e
salentino e della proposta di soluzioni per uno sviluppo socio-economico che
rispetti i criteri di sostenibilità ambientale. Nel corso dell’appuntamento non
si dibatterà solo sulla situazione attuale ma anche ci si misurerà sulla
proposta di concrete soluzioni operative per un corretto sviluppo
socio-economico, secondo un criterio di sostenibilità ambientale e sanitaria. Durante
l'incontro verrà presentato un documento tecnico, sottoscritto da associazioni
e comitati salentini, contenente proposte concrete per un corretto impiego
delle fonti rinnovabili, che tenga conto della loro sostenibilità ambientale e
sanitaria.
venerdì 21 ottobre 2011
Anna Chiriatti consiglia: CANTI e SUONI della TRADIZIONE di CARPINO a cura di Pio Gravina ed Enrico (Kurumuny)
“Quando per vecchiaia se ne saranno andati anche gli ultimi cantatori,
pastori e contadini nati negli anni ʻ20, non ci sarà più modo di poter
ascoltare dal vivo la musica di tradizione di Carpino, e di capire di
chi siamo figli, e da dove proveniamo”.
Con queste considerazioni che danno la misura del lavoro di ricerca
condotto, Pio Gravina e Enrico Noviello aprono il loro lavoro Canti e
suoni della tradizione di Carpino, composto da due Cd audio e da un
libretto allegato, una sorta di guida all’ascolto con i testi dei canti
eseguiti, le note dei due curatori e le traduzioni dei canti stessi.
Proprio per cercare di salvare dall’oblio un patrimonio straordinario,
un vero e proprio giacimento di memorie e di suoni antichi, Gravina e
Noviello hanno deciso di intraprendere la stessa strada che prima di
loro hanno percorso grandi ricercatori come Alan Lomax, Diego Carpitella
e Roberto Leydi.
Per due anni Noviello e Gravina hanno frequentato gli ultimi esponenti
della tradizione carpinese, accompagnandoli con la chitarra battente e
quella francese (quella classica) nei sonetti eseguiti nei tre modi
tradizionali, alla montanara, alla viestesana, alla rodiana e
documentando questi incontri.
Una selezione dei materiali sonori provenienti da questa ricerca, scelti
in base al valore documentario, alla qualità delle performances vocali,
e al fatto di contenere strofe e modalità esecutive di particolare
interesse o in qualche modo diverse da quelle finora conosciute, compone
il primo Cd della raccolta. Il secondo invece contiene una serie di
canti provenienti dalle ricerche storiche, a partire da una rodiana
sporca registrata nel 1966 da Roberto Leydi e Diego Carpitella dalla
viva voce di Antonio Di Cosmo, detto Marèssë, passando per alcuni brani
registrati da Ettore De Carolis nel 1967, per arrivare ad altri brani
registrati nel corso di alcune sessioni informali degli anni ʻ80 e a
esibizioni più recenti dei componenti dei Cantori di Carpino, tra cui
spicca una notevole ninna nanna eseguita da Antonio Piccininno, l’ultimo
componente anziano del gruppo rimasto ancora in attività.
Dall’ascolto di questa affascinante sequenza musicale, che nelle
intenzioni dei due ricercatori “vuole restituire un’idea complessiva di
uno dei corpus musicali della tradizione agricolo pastorale più
interessanti di tutta Italia”, si rimane colpiti dalla complessità e dal
virtuosismo delle tecniche strumentali e vocali elaborate nel centro
della Capitanata e dall’estrema raffinatezza e varietà delle soluzioni
poetiche, finalizzate in gran parte allo svolgimento delle serenate.
giovedì 20 ottobre 2011
VULCANI di Sabrina Mugnos (Macro edizioni)
Se i vulcani vicini a noi
iniziassero ad eruttare cosa succederebbe in Italia? Ci troveremmo ad
affrontare una situazione simile a quella del terremoto dell’Aquila del 2009 o,
ancora peggio, dovremmo far fronte ad una catastrofe come quella del Giappone
del marzo 2011? E' nostra responsabilità, per non essere colti impreparati,
informarci sulla geologia della terra su cui viviamo e sul suo divenire? Geologa
specializza in vulcanologia, Sabrina Mugnos in "Vulcani - Quali
rischi?", risponde a tutte queste domande attraverso un'appassionante
disanima scientifica dei pericoli e delle meraviglie che caratterizzano i
vulcani, incorniciato in una visione struggente della natura e del suo rapporto
con l’uomo, magistralmente colta dal suo animo umanistico. Una lettura
indispensabile per pianificare il nostro futuro sulle basi di conoscenze
inoppugnabili. L'autrice dedica ampio spazio ai vulcani italiani (anche a
quelli sommersi sotto il Mar Tirreno), in particolar modo a quelli campani, e
racconta, mettendoli a confronto, quelli del resto del mondo. Propone, inoltre,
un utilissimo prontuario da utilizzare nel caso in cui ci si trovi in mezzo ad
un'eruzione, uno tsunami o semplicemente in terreni vulcanici. Il libro, che
contiene numerosi dati, informazioni, immagini e illustrazioni, appassiona per
lo stile avvincente con il quale vengono raccontate le storie dei principali
eventi vulcanici, spesso narrati in prima persona dall’autrice nella forma di
un diario di viaggio, trasmettendo al lettore la sensazione di averli vissuti
davvero. Tutto il materiale proviene da fonti scientifiche accreditate e la
stessa prefazione è stata fatta da uno dei massimi esperti mondiali in materia.
Dalla prefazione di Augusto Neri Direttore della Sezione di Pisa dell’Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “Il libro di Sabrina, unico nel suo
genere sul panorama editoriale nazionale, è un saggio scientifico di alto
profilo, ma anche un racconto appassionato e appassionante dei processi vitali
del nostro pianeta. Sarebbe davvero un peccato non leggerlo!”
mercoledì 19 ottobre 2011
Alessia e Michela Orlando consigliano L’Unificazione italiana di Salvatore Lupo (Donzelli) a Montecitorio a Roma
Sarà presentato “L’unificazione italiana” di Salvatore Lupo, con l’intervento di Paolo Mieli, Raffaele Romanelli e il coordinamento di Simonetta Fiori, giovedì 20 ottobre 2011 alle ore 19.00 a Roma per la rassegna “Giornate del libro politico a Montecitorio”. Dove? Presso la Camera dei Deputati in piazza Montecitorio negli spazi della Sala Aldo Moro. Ingresso libero ovviamente. L’ingresso del Mezzogiorno nello Stato-nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione ed è il fulcro della celebrazione, e dell’anti-celebrazione revisionista, del centocinquantenario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Se ne discute il 20 ottobre alle ore 19 a Roma, in occasione della presentazione del libro di Salvatore Lupo L’unificazione italiana, appena uscito da Donzelli. Il libro, che traccia una nuova originale sintesi storica di quegli avvenimenti, del mito che già allora si costruì intorno ad essi, nonché della rielaborazione della memoria che ne seguì, sarà presentato nell’ambito delle Giornate del libro politico a Montecitorio da Paolo Mieli e Raffaele Romanelli, coordinati da Simonetta Fiori. Lupo adopera il termine «Risorgimento», perché è quello che ci è stato consegnato dalla tradizione, consapevole che esso ha il difetto di nascondere gli elementi conflittuali che connotarono il percorso unitario. Per restituire la dimensione dei conflitti, Salvatore Lupo usa le parola «rivoluzione» e «controrivoluzione»; e poi quella di «guerra civile». Nel processo di unificazione italiana infatti ci fu un vero e proprio scontro politico e sociale, ma non solo: nell’Italia divisa di quel tempo, e soprattutto nel Mezzogiorno, si contrapponevano diversi patriottismi, quello siciliano, napoletano, italiano. Queste complicazioni, rimosse nella lavorio costruzione della nostra memoria, ci obbligano a ridefinire alcuni schemi interpretativi sul Risorgimento.
Salvatore Lupo è professore ordinario di
Storia contemporanea all’Università di Palermo. È stato tra i fondatori della
rivista «Meridiana», che attualmente dirige, ed è membro del comitato di
redazione di «Storica». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato: Storia della
mafia dalle origini ai giorni nostri (1993, 2004); Andreotti, la mafia, la
storia d’Italia (1996); Il fascismo. La politica in un regime totalitario
(2000, 2005); Partito e antipartito. Una storia politica della prima Repubblica
(2004); Che cos’è la mafia. Sciascia e Andreotti, l’antimafia e la politica
(2007).
martedì 18 ottobre 2011
Daniela Pispico consiglia: ACUFENI... tinniti... tinnitus... e se non fossero sempre MALATTIE da CURARE? di Beppe Spitzer e Matr Jala (Youcanprint)
E' la prima pubblicazione che
affronta l'argomento da un punto di vista completamente diverso dal solito. Sono
milioni le persone "colpite" da questi curiosi problemi e, nonostante
la medicina offra oggi tecnologie e cure piuttosto avanzate, molte di loro non
sono mai riuscite a liberarsene. Finalmente ecco a disposizione una diversa,
incredibile ma precisa spiegazione su questo strano "male incurabile"
e anche informazioni che daranno, a chiunque lo desideri, la possibilità di
effettuare semplici verifiche personali. Antiche conoscenze ci rivelano infatti un
sorprendente segreto che alcuni ricercatori e "ammalati" di tutti i
tempi hanno però sempre conosciuto: acufeni, tinnitus, eccetera, molto più
spesso di quanto si creda non sono infatti una malattia o un vero problema
ma...
lunedì 17 ottobre 2011
Luigina Carluccio consiglia Alfonso Ramunni con Nessuna speranza per Malceski (Besa editrice) alla Feltrinelli di Lecce
Alfonso Ramunni a Lecce
presenterà il suo libro Nessuna speranza per Malceski (Besa editrice) il 18 ottobre alle ore
18,00 presso il Feltrinelli Point di Via Cavallotti 7/a. Introduce il dott.
Erasmo Buongiorno (Direttore UO di Nefrologia). Leggerà alcuni brani il dott.
Tommaso Esposito.
La vita umana si allunga e si
crede che la vecchiaia non arrivi mai, consentendoci di proseguire anche in età
avanzata le peripezie della giovinezza. Di questo vuole convincersi Stanislao
Malceski che, nel corso della sua turbinosa esistenza, ha sperimentato ogni
sorta di piacere e non vuole arrendersi al decadimento fisico. Assolda pertanto
un geniale ricercatore, il dottor Davide Verastri, perché faccia luce sui
processi della degenerazione vascolare e gli fornisca in fretta una cura contro
l’invecchiamento. Non contento, affianca a Verastri, e senza che questi lo
sappia, l’infido Ocanesian, sperimentatore dalla dubbia moralità… Da qui
un’appassionante vicenda umana e scientifica, di sapore faustiano, nella quale
l’autore ha innestato le proprie esperienze mediche in una trama fitta di
avvenimenti e percorsa da straordinaria tensione: una grande saga sui segreti e
gli artifici della medicina – più un’arte dell’invenzione che una scienza
arida.
Alfonso Ramunni vive a Bari, dove
lavora come medico nefrologo ospedaliero. È autore di numerose pubblicazioni
scientifiche nazionali e internazionali. Nessuna speranza per Malceski è il suo
primo romanzo.
domenica 16 ottobre 2011
La Bambola di Pezza di Cristina Hueller (Youcanprint)
Ramona è la protagonista di una storia drammatica che la costringerà ad
affrontare la dura realtà della schiavitù, alla mercè di un boss senza scrupoli
. Sarà costretta a vendere il proprio corpo in un paese straniero, strappata
agli affetti più cari, lontana dalla Romania. La forte amicizia con Anica una
compagna di sventura e le sue parole di conforto aiuteranno Ramona a non
abbattersi mai, a continuare a sperare e a sognare una possibile fuga.
Leggendo, scenderete all'Inferno con lei, andando ai “ gironi” più cupi e
infuocati della malavita, scoprirete i misteri dell'inganno e della
prostituzione e ascolterete una nuova verità: quella delle vittime. Una storia
di dolore e sopraffazione ma anche di solidarietà, di condivisione e di amore.
Un legame indissolubile tra Ramona e la sorella Nadia che non si rassegnerà
alla sua scomparsa e continuerà a cercarla. La dolce Ramona conquisterà il
vostro cuore ma la forte e coraggiosa Nadia vi insegnera' quale raro dono sia
avere una sorella.
Francesca Leone di Cibus Mazzini consiglia "Il Mattone è ancora un investimento oppure ...?
"Il Mattone è ancora un investimento
oppure ...? " questo è il tema dell'incontro organizzato da Cibus
Mazzini in collaborazione con Arcadia Lecce e Cultura e Oltre che si
terrà a Cibus Mazzini lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 20,00.
Interverranno l'avv. Filomena Dantini (Assessore alle Politiche Sociali e
Pari Opportunità) e Sebastian De Lorenzis e Fernando De Lorenzis (Depa
di Magliano). Modera Gianluca Pasca (Presidente dell'Ass. Kalos Manfredi
Pasca)
Oggi come oggi possiamo dire che "il
mattone" come investimento può rendere più di titoli di stato a
scadenza decennale. Secondo alcuni recenti dati Milano è la città con
il rendimento migliore, ma in città come Roma e a Napoli in
determinati quartieri si possono fare veramente degli affari d'oro
Questa è l'analisi che ha messo in comparazione il prezzo degli immobili
rilevato nel primo trimestre 2011, con i canoni di locazione registrati
nello stesso periodo. Il rapporto tra il valore di vendita degli
immobili e l’affitto segna maggiori profitti nei quartieri dei grandi
centri che hanno sofferto la crisi immobiliare. Più in generale si può
dire che non sono le abitazioni del centro a garantire l'investimento
migliore, come rendimento, ma quelli semi centrali. Negli anni della
crisi in alcune zone delle grandi città del nostro paese i prezzi di
vendita sono scesi sensibilmente cosicchè da Nord a Sud l'imbarazzo
della scelta è talmente tanto che è difficile fare una prima mappatura
della convenienza: infatti i rendimenti vanno anche oltre il 4,8% dei
titoli di stato a 10 anni, secondo il tasso fissato da tesoro. Ma pare
certo che siano diventate più appetibili le aree periferiche in via di
riqualificazione, zone residenziali semi-centrali o le aree
universitarie, dove la domanda di case in affitto è addirittura
aumentata. Nonostante la crisi attuale lasci dire che chi acquista nella
crisi potrà sperare di vedere il proprio immobile rivalutarsi in
seguito, l'incertezza nel futuro rimane: rimane sul piano sociale
rimane sul piano economico, sul piano familiare e soprattutto rimane su
talune questini importanti. Le neo coppie, tutte quelle donne che
lavorano ma hanno a tutt'ora un contratto da precarie, possono ritenersi
solvibili nel qual caso volessero assumersi l'onere di un mutuo per uan
casa di proprietà? Che tipo di ricadute ci sono per questa porzione di
società civile? Di questo e molto altro ne parleranno Gianluca Pasca
(Presidente dell'Ass. Kalos Manfredi Pasca) e l'avv. Filomena Dantini
(Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità) lunedì 17 ottobre
2011 ore 20,00. Riprendono per l'occasione i conferimenti de
L'ECCEllenze del terrotorio 2011 che Arcadia conferisce a esponenti del
mondo dell'impresa, della politica, e del sociale. In quest'occasione
verrà premiato Fernando De Lorenzis di Depa srl di Magliano per aver
portato avanti una sana politica d'impresa e di pari opportunità per la
carriera di giovani professioniste sul territorio salentino
sabato 15 ottobre 2011
Alghe di Clara Castellotti (Utilizzo terapeutico e consigli alimentari - Contiene più di 80 Ricette) edito da Macro edizioni
Le Alghe
sono tra i maggiori produttori di ossigeno sul pianeta, contengono pochi grassi
e calorie, molte fibre, proteine, vitamine e sali minerali. Sono rigeneranti,
regolano il metabolismo di zuccheri e trigliceridi e per la maggior parte sono
anche dimagranti. Con questo manuale scopriremo le tante proprietà di un
organismo vegetale unico e ancora poco conosciuto. Quest'opera è una ricerca
completa e aggiornata, che approfondisce l'universo alghe dalle loro proprietà
mediche e cosmetiche fino al loro utilizzo in cucina. Il volume è diviso in due
parti. La prima, appoggiandosi su importanti e dettagliati studi scientifici e
bibliografici, descrive le alghe dal punto di vista botanico: la loro
diffusione, la storia e soprattutto gli usi medicinali e le proprietà nutritive
e terapeutiche. Vengono descritte le alghe più utilizzate del mondo
macrobiotico come kombu, wakame o nori, ma anche altre meno note e di uso più
medicinale, come spirulina o clorella. Nella seconda parte vengono presentate
tantissime ricette suddivise per tipo di alga. Le preparazioni tengono conto
dei principi della cucina macrobiotica, con forti e gustose influenze
mediterranee.
VEDI QUI
venerdì 14 ottobre 2011
L’ultima volta che ho visto Parigi di Lynn Sheene (Leggereditore)
Parigi.
Seconda guerra mondiale. Una donna dal passato misterioso. Un sogno di libertà.
Un amore che sgretola ogni tentativo di autocontrollo. Un piccolo negozio di
fiori, preziosa ampolla di colori e profumi, dove si intrecciano amicizie e
speranze, in una città sconvolta dal caos. Questi sono solo alcuni dei
particolari di questo romanzo, a partire da ottobre in libreria per i tipi di
Leggereditore. “L’ultima volta che ho visto Parigi” è un romanzo intenso, denso,
commovente che parla di sogni, di aspirazioni, di relazioni e sentimenti. E’ il
romanzo d’esordio di Lynn Sheene, membro dell’ International Thriller Writers,
Romance Writers of America, Alliance Française, and the French Heritage Society.
Ma per entrare nello specifico … Le ultime luci illuminano Parigi, fra
poco nulla sarà più come prima, nulla avrà più un senso. Non la musica che
aleggia per le strade della città, né l’atmosfera spensierata che la pervade. Un
negozio di fiori sugli Champs Elysées, con la sua eleganza ostinata, resisterà
agli stravolgimenti della storia, diventando un crocevia di vite, tradimenti,
amori e speranze. Ed è qui che una donna in fuga da un passato fitto di misteri
si ritroverà a lottare per la propria libertà, e per la prima volta anche per quella
di chi le è accanto.
Lynn Sheene, da sempre vicina alla cultura
francese, si è interessata al dramma della Parigi occupata grazie al
ritrovamento fortuito di una spilla. è così che ha iniziato a studiare
quell’epoca così piena di fascino, lasciandosi trasportare da una storia
suggestiva e fitta di intrighi. L’ultima volta che ho visto Parigi è il suo
romanzo d’esordio, ed è in corso di traduzione in diversi Paesi.
A ottobre 2011 in libreria
giovedì 13 ottobre 2011
Anna Chiriatti ci invita il 14 ottobre 2011 alla presentazione di Invisibili (Kurumuny) alla Ergot di Lecce
“… è il principale pregio del loro Invisibili,
la narrazione di un’umanità divisa
fra la necessità e il rifiuto…”dall'introduzione di Lino Patruno.
la narrazione di un’umanità divisa
fra la necessità e il rifiuto…”dall'introduzione di Lino Patruno.
Per
la Kurumuny il 2011 è stato l’anno che ha visto il clamoroso successo
di un libro denso e carico di spunti di riflessione per ogni lettore e
cittadino della nostra terra, oltre che per tutti coloro che in Italia
hanno avuto modo di conoscere in presa diretta una urgente tematica
ambientale e sociale.
Si tratta di Invisibili - Vivere e morire all'Ilva di Taranto, lavoro scritto a quattro mani dal giornalista Fulvio Colucci e Giuse Alemanno.
Un libro denso che affronta questioni scottanti come il difficile rapporto tra un’azienda come l’Ilva, con tutte le sue problematicità e criticità, i suoi lavoratori e la città. Un rapporto che anno dopo anno crea dibattito e polemiche, nei confronti delle quali questo libro non fa passi indietro né concede sconti. Scritto con la sapienza del giornalismo d’inchiesta e con la profondità di una grande scrittura narrativa, quest’opera è stata recensita dalle più importanti testate giornalistiche radio, web e cartacee a livello nazionale, ed è stata presentata in quasi tutta Italia, alimentando interesse e continuando a suscitare attenzione.
È questa la chiave del successo di un libro che ha raggiunto il traguardo della ristampa.
La casa editrice Kurumuny vuole festeggiare questo importante risultato partendo proprio da Lecce, dal capoluogo salentino, con un secondo “giro d’Italia” di incontri e presentazioni che vedranno impegnati gli autori e Kurumuny tra il 2011 e il 2012.
In occasione della sua ristampa, Invisibili di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno sarà presentato alla Libreria Ergot in P. tta Falconieri a Lecce, il 14 ottobre 2011 alle ore 21,00.***
Si tratta di Invisibili - Vivere e morire all'Ilva di Taranto, lavoro scritto a quattro mani dal giornalista Fulvio Colucci e Giuse Alemanno.
Un libro denso che affronta questioni scottanti come il difficile rapporto tra un’azienda come l’Ilva, con tutte le sue problematicità e criticità, i suoi lavoratori e la città. Un rapporto che anno dopo anno crea dibattito e polemiche, nei confronti delle quali questo libro non fa passi indietro né concede sconti. Scritto con la sapienza del giornalismo d’inchiesta e con la profondità di una grande scrittura narrativa, quest’opera è stata recensita dalle più importanti testate giornalistiche radio, web e cartacee a livello nazionale, ed è stata presentata in quasi tutta Italia, alimentando interesse e continuando a suscitare attenzione.
È questa la chiave del successo di un libro che ha raggiunto il traguardo della ristampa.
La casa editrice Kurumuny vuole festeggiare questo importante risultato partendo proprio da Lecce, dal capoluogo salentino, con un secondo “giro d’Italia” di incontri e presentazioni che vedranno impegnati gli autori e Kurumuny tra il 2011 e il 2012.
In occasione della sua ristampa, Invisibili di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno sarà presentato alla Libreria Ergot in P. tta Falconieri a Lecce, il 14 ottobre 2011 alle ore 21,00.***
Non
molto tempo fa gli operai dell’allora Italsider vennero chiamati
metalmezzadri. Era la generazione dei Cipputi, dei sindacati e degli
scioperi che paralizzavano la produzione, della terra o del mare da
coltivare, dopo il turno. L’Italsider non c’è più. C’è l’Ilva. Una nuova
fabbrica con un nuovo nome e nuove regole, ma soprattutto una nuova
generazione. Una generazione che sogna la grossa vincita al gratta e
vinci o al massimo la divisa da carabiniere. Per i nuovi operai
dell’ILVA, divisi in normalisti e turnisti, il sindacato è lontano; al
suo posto ci sono i tornei di calcetto aziendali che favoriscono la
comunicazione, ma non troppo. Rimane la paura di non tornare più a casa e
i santi a cui affidarsi, una volta custoditi nei portafogli ora
immagini su cellulari. Le immagini dei santi si affiancano a quelle
delle mogli, dei figli e delle famiglie e di loro è tutto quello che
oltrepassa i tornelli dell’Ilva. La vita scandita dai turni. Tra la
fabbrica e la vita fuori, lo spogliatoio dove si svestono i panni civili
e si indossa la tuta da operai. Perché l’Ilva è anche volti stanchi,
epopea di pendolari, famiglie e figli, doveri e rancori, solidarietà e
silenzi, verità e menzogne. L’Ilva è carne viva, metafora di una
condizione universale, piccolo spaccato di mondo. Una fabbrica non
soltanto di acciaio ma di storia e storie. E sullo sfondo una città
lontana assente, dai contorni sfumati come fosse di sabbia, la stessa
sabbia che si indurisce nel naso e lo fa sanguinare. Invisibili di
Fulvio Colucci e Giuse Alemanno è un lavoro a quattro mani che raccoglie
e racconta storie di uomini la cui vita è indissolubilmente legata al
lavoro, sospesa in aria come il braccio di una gru, operai del più
grande stabilimento siderurgico d’Europa, l’Ilva di Taranto. Ma è anche
il racconto delle contraddizioni di una città intera, sparsa su 2600
ettari di cui l’Ilva occupa 1600: facile capire chi comanda e chi dà da
mangiare ai tarantini, più difficile è capire perché accade che dei
bambini, come quelli di Taranto, siano in trincea per una guerra impari
contro un nemico subdolo e imprevedibile, l’inquinamento. Il ricatto
occupazionale e il sentirsi colpevoli di lavorare.
Giuse Alemanno, scrittore, ha vinto numerosi premi letterari, è stato vicedirettore de
Fulvio Colucci, giornalista, lavora nella redazione tarantina della «Gazzetta del Mezzogiorno». Nel 1995 ha vinto il premio "Ilaria Alpi".
Illustrazioni Christian Imbriani.
***
Per info:
Kurumuny
Tel e Fax 0832 801528
Facebook: Kurumuny Edizioni
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