Tu prepara il filtro di Francesco
De Giorgi - Tu prepara il filtro è un romanzo generazionale che descrive in
modo puntuale la crisi di ideali e il disagio dei trentenni di oggi schiacciati
dal nuovo mostro del ventesimo secolo: il precariato. Attraverso le vicende del
ventinovenne Matteo Fabbri, l’autore racconta in modo scanzonato il senso di
vuoto e la perdita di speranza che travolgono non solo il
protagonista/narratore ma anche gli amici storici a lui vicini, vittime dello
stesso male: la disattesa ricerca di una realizzazione professionale che nel profondo
sud non sembra fattibile.
Francesco De Giorgi è nato a
Casarano, in provincia di Lecce, nel 1984. Nel 2007 si è laureato in scienze
della comunicazione presso l’università degli studi di Siena. Tu prepara il
filtro è il suo romanzo d’esordio.
Toni Servillo. L’attore in più a
cura di Enrico Magrelli - Se si dovesse eleggere un volto simbolo, in grado di
condensare attraverso i suoi lineamenti il mood della cinematografia italiana
attuale, il candidato ideale sarebbe certamente Toni Servillo. Nessuno, meglio
di lui, ha saputo mettere la propria statura attoriale a disposizione di film,
autori e registri tanto diversi, delineando con altrettanta abilità e
precisione una galleria di personaggi emblematici, tipici dei nostri anni,
scolpiti con perizia ostinata e rigorosa osservanza del dettaglio. E con risultati
interpretativi sempre suggestivi, quando non indimenticabili. Un lavoro, il
suo, che ha contribuito nei suoi esiti più alti a riportare il nostro cinema su
un piano di prestigio e competitività decisamente internazionale.
Enrico Magrelli è conservatore
della Cineteca Nazionale. Dal 1994 è autore e conduttore del programma
radiofonico Hollywood Party. È consulente della Mostra d’Arte Cinematografica
di Venezia e vicedirettore del bif&st di Bari. Fa parte della Commissione del
fondo di garanzia per il cinema del Ministero dei Beni Culturali. Scrive per la
“Rivista del Cinematografo” e collabora con al Casa del Cinema di Roma. Ha
scritto e curato numerose pubblicazioni.
Fiabe Ungheresi a cura di Francesco
Spilotros - Le fiabe ungheresi hanno l’ardire di affrontare in campo aperto questioni
pedagogiche di alto profilo. Con una lettura trasversale che coinvolge tutte le
fiabe, si può affermare che il progetto educativo che portano avanti,
unitariamente, è quello per una società democratica che faccia del dialogo la
sua dimensione fondativa. Le fiabe ungheresi spingono verso un’educazione che
sia impegno a elaborare e coltivare una tensione infinita sia verso la realtà
esterna sia verso una realtà interna, verso se stessi alla continua ricerca di
significato. E lo fanno preparando alla vita i piccoli lettori attraverso mille
temi, svariati personaggi, infinite avventure, multiformi situazioni.
Francesco Spilotros (1968), insegnante,
sposato con tre figli, è laureato in lingue e letterature straniere e in
scienze della formazione primaria. Collabora con la cattedra di storia della letteratura
per l’infanzia dell’università di Bari. È socio fondatore dell’associazione internazionale
di lettura e letteratura per l’infanzia L’Aquilone, nata a Bari nel 2007, e
della omonima rivista specializzata di letteratura giovanile (www.associazionelaquilone.info).
Sul sito http://www.montessorimola.net/
gestisce il blog Didattica e
dintorni.
La commissione delle feste di
Ismail Kadarè - In un’Albania ancora assoggettata al dominio ottomano, si svolgono
i minuziosi preparativi per una festa di riconciliazione. Il meticoloso
dispositivo cerimoniale accresce, di ora in ora, l’attesa per l’arrivo degli
invitati. Rituali dell’ospitalità, banchetti, danze e giochi costituiscono,
però, solo la messa in scena di una tragica beffa...
ISMAIL KADARE (Argirocastro,
1936), romanziere, poeta e saggista di fama internazionale, condensa nella sua scrittura
le inquietudini di un paese lacerato da vecchie dominazioni e da nuove libertà.
Nessuno meglio di lui è riuscito a cogliere, nella loro storicità, il retaggio
complesso e la ricchezza di sfaccettature dello spirito albanese. Dal 1990
risiede stabilmente in Francia.
Cantonate di Urbino di Paolo
Volponi - La città di Urbino, com’è noto, è al centro di un’intera rete di figure
ossessive nell’opera narrativa e poetica di Volponi. La forza stilistica
presente anche in questi brevi scritti, tre testi e un’appendice epistolare,
scioglie fin dall’esordio ogni dubbio: non si tratta di bozzetti paesaggistici
o idillici. La città vi appare annichilita, senza “idillio, né rifugio, né
quiete, né silenzio, né società”. La “Città ideale” è divenuta inerte spoglia
mortale, ai margini rispetto agli odierni flussi mercificanti: questa vicenda
allude a qualcosa di concreto e universale, che non riguarda la sola Urbino.
Paolo Volponi nasce a Urbino il 6
febbraio 1924. Dirigente industriale e attivista politico, si dedica a
un’intensa attività letteraria accompagnata da riconoscimenti nazionali e
internazionali. È autore di raccolte poetiche e romanzi, tra cui Memoriale
(1962), La macchina mondiale (1965), Corporale (1974), La strada per Roma
(1991). Muore ad Ancona nel 1994.
Lucrezia i tuoi sogni di Silvana
Bedodi - Lucrezia Malpigli, una giovane bellissima, cresciuta tra Lucca e
Ferrara, circondata dai piaceri del lusso e della raffinatezza, viene data in
sposa a un uomo del quale non è innamorata: Lelio Buonvisi. Presto però lo
tradisce con un uomo che conosce fin dall’infanzia, Massimiliano Arnolfini, suo
coetaneo e troppo meno nobile di Lelio. I due amanti sono legati da una
passione indomabile che li indurrà all’assassinio di Lelio. Il processo contro
Lucrezia, Arnolfini e i sicari, con grande spreco di interrogatori, torture e
delazioni, porterà Lucrezia in convento, dove rimarrà fino alla morte. Con mano
sicura, Silvana Bedodi ci guida nei meandri di un’anima lacerata non dal dubbio
(non c’è mai in Lucrezia pentimento) ma dalla rabbia di avere perduto la vita
in nome del decoro (il denaro) e delle norme coercitive di una società ipocrita.
Silvana Bedodi (1956) vive e
lavora a Cuneo. Appassionata di studi classici, si diletta a scrivere soprattutto
su argomenti storici. Con Besa ha pubblicato il suo romanzo d’esordio,
Pellegrino di Provenza (2005).
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