Quando da
piccola, nella nostra città (Lecce), arrivava il Circo qualcuno mi portava
ad assistere al suo spettacolo. Ci andavo con la scuola o con la famiglia. Ci
andavo contro voglia. Non mi divertivo se non un poco, quando erano in scena i
pagliacci. Il circo mi ha dato sempre tanta tristezza. Da piccola non capivo
perchè, visto che tutti si divertivano. Poi da grande ho realizzato quanto
l'animale offre all'uomo in termini di fedeltà, amicizia, riconoscenza. Valori
che l'uomo sempre più sta perdendo. Assistiamo ogni giorno a delitti terribili per
mano umana a volte commessi solo per gelosia o per soldi, e continuiamo a dire
che alcuni animali sono feroci. E' feroce di più il rinoceronte o gli uomini
che gli strappano il corno per ricavarne denaro? E' più feroce l'elefante o chi
fa delle sue zanne un commercio clandestino di avorio? Gli animali assalgono
quando hanno fame o quando si sentono aggrediti. L'uomo uccide con molta più
facilità.
Allora restituiamo gli animali ai
loro naturali ambienti. Che il leone torni ad essere il re della foresta, che
la tigre bellissima si muova nella sua savana, che la zebra si pavoneggi nel
mostrare le sue strisce che fanno concorrenza alle geometrie di Escher. Il circo
li rende stupidi diventando senza animo come fossero di peluche. La tradizione
circence non deve certo morire ma anzi evolversi. Deve diventare un grande
spettacolo itinerante con grandi artisti che anzi, senza il supporto degli
animali, dimostreranno di più il loro valore e tutti gli animalisti
sicuramente torneranno ad assistere allo spettacolo circense.
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