Con "Tu non conosci il Sud", rassegna
culturale a cura della Libreria Idrusa di Alessano, Associazione Culturale
Diotimart, enoteca Gusto Divino e Forno Rizzo di Alessano, si vuole proporre
un’offerta di incontri culturali periodici (presentazioni di libri e
letture, proiezioni, dibattiti ecc) in un luogo inconsueto: una casa storica
nel centro antico di Alessano. L'ambiente accogliente intende stimolare una
dimensione amichevole e conviviale, in una logica di scambio e condivisione.
Sabato 4 febbraio 2017 , ore 19 presso Casa Santoro, via Micocci 11, ad
Alessano ci sarà la presentazione di Tarantulae di Maurizio Nocera, Quaderni
del Bardo. In questo poema “scritto a Badisco, forse in una notte d’agosto del
2015, davanti al mare che parlava alla luna”, l’autore rende omaggio a tre
grandi personalità: il danzatore Giorgio Di Lecce, il tamburellista e cantante
Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello. Loro, con la complessità del
tarantismo, a vario titolo, hanno avuto a che fare, segnando la storia di questo
fenomeno nella contemporaneità. Poi, “La Notte della Taranta”, la catarsi
collettiva, il fascino e il richiamo di una forma antica e il suo resistere al
e nel Tempo. Interverranno, con l’autore, Vincenzo Santoro e l’editore Stefano
Donno. A cura della Libreria Idrusa e Associazione Culturale Diotimart, in
collaborazione con enoteca Gusto Divino e Forno Rizzo di Alessano.
È da molto tempo che Maurizio Nocera si dedica alla
ricerca sul Tarantismo (ne troverete testimonianza nella ricca bibliografia che
chiude questo pamphlet), un modo per stare con i piedi, con le mani e con il
pensiero nella Terra, con la sua Terra e con tutto il carico simbolico e magico
che concima e cresce la particolarità salentina. In questo poema – “scritto a
Badisco, forse in una notte d’agosto del 2015, davanti al mare che parlava alla
luna”, Maurizio Nocera rende omaggio, a tre grandi personalità: il danzatore
Giorgio Di Lecce, il tamburellista Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello.
Loro, con la complessità del tarantismo, a vario titolo, hanno avuto a che
fare, segnando la storia di questo fenomeno nella contemporaneità. Poi, “La
Notte della Taranta”, la catarsi collettiva, il fascino e il richiamo di una
forma antica e il suo resistere al e nel Tempo. Il sibilare e il battere delle
pelli dei tamburelli muove ancora il cercare… Non c’è quiete, tutto si fa
ritmo, musica; quella anima del Salento, essenza del “sentire”, prima arte, sua
intima poesia. La Notte di Melpignano di questo “sentire” è manifesto e
laboratorio. C'è una Taranta, un “morso” necessario, quello che il tempo
provoca con le sue storture: il brutto che invade, la precarietà, il disagio,
la guerra sempre presente nelle cronache del Mondo. Un “morso” che chiama alla
presenza. La musica di questo deve farsi carico. La catarsi della festa non è
evasione, distrazione, dimenticanza, pausa. Nell'incanto della trance è sempre
necessario trovare l'energia della consapevolezza. “Bellu l'amore e ci lu sape
fare” canta la pizzicarella: un amore largo, vasto per quanta è vasta la terra.
Accoglierla per intero significa portarla alla sua essenza di natura, d'Amore,
appunto. Abbraccio che si oppone, resiste e tenta di trovare soluzioni, il
passo possibile, la necessaria armonia. (Mauro Marino)
Maurizio Nocera è nato a Tuglie, nel Salento, nel
1947. Numerosissime le sue pubblicazioni e le iniziative editoriali che lo
vedono coinvolto. E’ socio ordinario della Storia Patria per la Puglia dal
1980.
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