“Rare rondini a primavera (sempre più gabbiani lontani
dal mare)” (iQdB Edizioni di Stefano Donno) di Vito Antonio Conte sarà
presentato il 23 febbraio 2017 ore 18,30 presso la Libreria Palmieri di Lecce
in via Salvatore Trinchese 62 da Eliana Forcignanò. Interverrà l’editore
Stefano Donno
Poesia quella di Vito Antonio Conte carica di senso, o
meglio di quel sentimento vitale che non arretra rispetto a niente e nessuno. I
versi sono attraversati come un fiume in piena da sorrisi amari, sberleffi, e
un impellente quanto mai sopito bilanciamento del ritmo in ogni parola usata,
perché se la si deve dire tutta, è inutile biasciare, balbettare o peggio
ancora essere fraintesi. Questa piccola raccolta poetica nonostante tutto (e
fortunatamente grazie a tutto quello che esprime) e nonostante l’amarcord che
la pervade, è un inno singolare alla vita, forse un invito al viaggio per non
farsi sfuggire nulla e godere di tutto, per non avere rimpianti, rimorsi e
inutili nodi alla gola!
Questa raccolta di poesie è dunque «un inno singolare
alla vita, forse un invito al viaggio per non farsi sfuggire nulla e godere di
tutto, per non avere rimpianti, rimorsi e inutili nodi alla gola!». E la vita
scorre a pieno regime in questi versi, «attraversati come un fiume in piena da
sorrisi amari, sberleffi, e un impellente quanto mai sopito bilanciamento del
ritmo in ogni parola usata, perché se la si deve dire tutta, è inutile
biasciare, balbettare o peggio ancora essere fraintesi». Lo testimoniano non
solo i versi citati in apertura, ma anche quelli presenti nel resto della
raccolta. L’autore non gira intorno alla verità, quantomeno alla sua verità, e
la espone senza cercare lunghe e inutili elusioni: «che se poi la madre di quel
tizio / si fosse data e/o continui a darsi / davvero per soldi / dov’è la
colpa? / e soprattutto di chi?». Oppure: «altra cosa è il piacere / e altra
ancora il Piacere / (e adesso non rompetemi i coglioni / pensate a salvarvi da
voi stessi…)». Ma non c’è spazio, in questa raccolta, soltanto per confessioni
o invettive. Emergono, al suo interno, anche versi in cui l’autore si espone in
altro modo, riflettendo su sensazioni sfuggenti che colpiscono nonostante la
loro apparente quotidianità: «Felicità è incontrare / nella notte un bagliore /
evitando la confusione / accecante del giorno / nutrendo attimi d’amore /
attimi d’amore / attimi d’infinito amore». Si tratta soltanto apparentemente di
un’opposizione rispetto alla chiarezza aperta e finanche smodata dei versi
citati poc’anzi. A questo servono le parole: circoscrivere uno stato d’animo
nello spazio di un momento. E così, non troppo inaspettatamente, la raccolta si
chiude con tre versi sentimentali ma anche lapidari: «T’ho baciata / senza
neppure sfiorarti / per godere del tuo sorriso». (Stefano Savella, Puglialibre)
Vito Antonio Conte è nato a San Pietro in Lama e vive
a Lecce, siccome gli è toccato e siccome ha scelto. Laureato in giurisprudenza,
rispetta il diritto, ma ama giocare di rovescio…
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del
Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
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