I mostri sono intorno a
noi con una facciata sempre di assoluta normalità. Genitori affettuosi, persone
in armonia con i vicini di casa. Giornate del quotidiano simili a moltissime
altre persone. Poi improvvisamente, almeno questo appare, si trasformano in
mostri al di là di ogni immaginazione … anche la più fervida. Il cadavere di
una donna viene rinchiuso in una valigia e gettato in mare, uomini che danno
fuoco alle donne che dicono di amare solo perchè non vogliono rinunciare al
loro possesso, uomini che massacrano a morte un ventenne forse per motivi
banali, un padre che uccide i due suoi figli con un martello e poi si suicida
buttandosi da un dirupo. Potremmo intervistare i più grandi psicologi e
ascoltare le loro opinioni ma purtroppo le atrocità non si fermano e quindi
dovremmo indagare, come altre volte ho scritto, su cosa è successo nella
società odierna da vent'anni a questa parte. Purtroppo non è facile sciogliere
questa orrenda matassa. Ci possono far riflettere le parole pronunciate da
Roberto Benigni ieri al Quirinale dove il Presidente Mattarella ha accolto i
candidati al David di Donatello. Come sempre viene fuori la sua grande poesia.
Benigni ha detto che in questi ultimi anni si è curato molto e velocemente il
corpo, ricercando sempre di più la bellezza esteriore. Questa corsa per il
corpo è stata così veloce che le anime non ce l'hanno fatta a tenere il passo e
sono rimaste indietro. Bisogna quindi fermarsi e dare la possibilità alle anime
di rientrare nei corpi. Credo che ci sia molta verità in queste parole. Il
corpo è vuoto, è un involucro senza senso e può essere violato, deturpato,
offeso, distrutto e schiacciato come fosse un piccolo verme.
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