All'ospedale Loreto
Mare di Napoli nei giorni scorsi sono stati indagati e messi ai domiciliari 55
dipendenti: i cosiddetti "furbetti del cartellino" tra personale
medico, paramedico ed addetti ad altre funzioni. Sembra però che la funzione
preferita fosse quella di assentarsi dal lavoro per fare altro. Addirittura due
medici uscivano dal retro mentre erano in servizio, per recarsi al loro
ambulatorio privato. Sono state trovate anche cartelle cliniche false , TAC
contraffatte per infortuni mai subiti. I giudici però hanno pensato bene di
rintegrarne 50 sul lavoro e hanno motivato questa decisione dicendo che lo
facevano per punizione. Ma questi "furbetti" non erano bambini che
avevano rubato la marmellata. Sono persone che hanno offeso profondamente i
colleghi che fanno il loro lavoro con coscienza ed onestà, hanno offeso e
mancato di rispetto agli ammalati, hanno truffato la assicurazioni, hanno
creato profonda delusione nei giovani che credono nella dignità del lavoro che
è un principio fondamentale della nostra costituzione. Come si fa a rimettere
nel lavoro individui così? I precari ospedalieri costretti ad andare lontano
dalle proprie case per lavorare o chi aspetta ancora un'assunzione hanno
protestato dinanzi all'Ospedale e hanno ragione. Se si voleva veramente punire
questi assenteisti bisognava umiliarli come loro hanno fatto verso chi non se
lo meritava. L'ospedale avrà uno spazio verde o nelle zone vicine ci saranno
dei giardinetti. Allora mettiamoli a curare il verde almeno, e così visto che le
piante non parlano, si risparmieranno i meritati insulti.
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