Quando incuriosita da un premio letterario vinto da uno scrittore sconosciuto o ai primi esordi, compro quel libro, spesso rimango delusa e mi convinco che forse quei premi sono dati non per meriti, ma per conoscenze. Leggendo "E' tutto normale" di Luciano Pagano (Lupo editore) ho avuto invece la sensazione di trovarmi dinanzi ad un'opera scritta non da un autore giovane (Pagano lo è solo anagraficamente) ma da uno scrittore ormai al suo ennesimo romanzo. Questo capita quando lo scrittore sa fare il suo mestiere, quando sa essere capace di capire come toccare le corde emotive del lettore, come tenerlo legato alla sua opera dalla prima pagina all'ultima. Una storia d'amore su un tema attuale e controverso quello della "adozione" di una vita (prima bambino/poi adolescente/poi giovane)per una coppia omosessuale. Pagano costruisce la storia in modo egregio senza sdolcinerie ma con fermezza e sostiene questo atto d'amore fino a convincere il lettore. Pagano ha avuto la maestria di far muovere chi legge tra le pagine del libro come se la storia appartenesse ad amici conosciuti da sempre e ... finito di leggere il libro si ripensa a quella storia. Bravo Pagano, aspettiamo il prossimo convinti che la letteratura salentina e non solo, con te si arricchisca sempre di più (Paola Scialpi)
Nessun commento:
Posta un commento