Maria Urtica, sfollata in un paese del Canavese per sfuggire ai bombardamenti, vive dai nonni con la mamma mentre il padre va e viene in bicicletta dalla città dove lavora. In un mondo straziato dalla guerra la realtà le si manifesta come un universo misterioso; il suo aquilone si trasforma in pavone, una trota guizzando dal torrente canta l'impresa dei partigiani che hanno bloccato i tedeschi minando un ponte sulla Dora, le vecchiette nella notte si riuniscono in volo, una collina si dischiude rivelando una casa gentilizia, gli esseri più miseri risplendono di bellezza, il divino si incarna in una decrepita lavandaia, gli angeli custodi si riuniscono in chiesa per discutere dei loro protetti, mentre i partigiani guidati dal leggendario Piero Piero lottano contro il nemico. L'elemento religioso è vissuto dalla gente come difesa dalla morte attraverso
Maricla Boggio è autrice prevalentemente teatrale; tra i suoi testi, fra mito, storia e attualità, Schegge - vite di quartiere; Gardenia - sette giornate e un tramonto; Caracciolo - dramma in commedia; La stagione dei disinganni - Alfieri a Parigi incontra Goldoni e sogna Gobetti; Spax, su pace, guerra e responsabilità personale.
Docente di drammaturgia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, si è diplomata in regia con Orazio Costa di cui prosegue il metodo mimico: suo
Il corpo creativo - la parola e il gesto in Orazio Costa. Fra i libri di saggistica e narrativa, Ragazza madre, La monaca portoghese, Storie e luoghi segreti del Piemonte,
Per Besa dirige
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