mercoledì 29 aprile 2009

lunedì 27 aprile 2009

Maddalena Castagnaro e Ambra Biscuso organizzano la rassegna Idromele

INIZIATIVA PROMOSSA DALLA REGIONE PUGLIA-ASSESSORATO AL MEDITERRANEO-IN COLLABORAZIONE CON L'ASSOCIAZIONE PRESìDI DEL LIBRO

Patrocinio del Comune di Aradeo

Patrocinio del Comune di Sannicola

Collaborazione Biblioteca Comunale di Aradeo, LiberaCompagniaTeatrale-Aradeo, Villa Excelsa- Sannicola


VerbaManent- Presìdio del Libro di Sannicola - Aradeo

presenta

Idromele



dal 30 aprile al 31 maggio 2009

IDROMELE, laddove chi beve poesia si fa poeta, è il titolo della Rassegna pensata e organizzata da VerbaManent-Presìdio del Libro con il patrocinio della Regione Puglia, dei Comuni di Aradeo e Sannicola, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Aradeo, l’Associazione Libera Compagnia Teatrale e Villa Excelsa di Sannicola.

Cinque incontri, nelle raffinate stanze del Fondo Archivio del libro d’artista DROSOS-Palazzo Grassi di Aradeo e di Villa Excelsa a Sannicola, abitati da libri, letture, poesia, arte e musica dedicati ai liberi naviganti della vita che cercano scambi di intese e complicità di sensazioni nel dono di un verso, nella visione di pensieri danzanti, nell’eco di un racconto di una notte stralunata, nella nostalgia di chi è lontano ma non esiliato dai nostri affetti.

Momenti da vivere come esperienze di bellezza e presagi di imprevedibilità. Come bere idromele, la bevanda, chiara, pura, luminosa che dà saggezza e immortalità e rende poeta felice chi la beve.

Programma:

Fondo Archivio del libro d’Artista DROSOS, Palazzo Grassi, ARADEO

Giovedì 30 aprile - ore 20

Stralune di Antonio Errico, ed Manni

Introduce Maddalena Castegnaro

AmbientiVisualiSensibili – Notturno n. 9 di Mirko Gabellone

Voci: Michele Bovino, Giuliana Paciolla, Sabrina Terragno


Fondo Archivio del libro d’Artista DROSOS, Palazzo Grassi, ARADEO

Giovedì 14 maggio - ore 20

La settima stella (miscuglio di seme di sesamo e riso) di Maria Pia Romano, ed Besa

Introduce Maddalena Castegnaro

Voce: Maria Pia Romano

Musica: “Corpi d’Arco” di Francesco Del Prete


Villa Excelsa, SANNICOLA

Venerdì 15 maggio - ore 20

Amorosi Sensi di Rina Durante, ed Manni


Conversari con Rina Durante: Ambra Biscuso e Maddalena Castegnaro

Come farò a diventare un mito. Omaggio a Rina Durante. Un corto di Caterina Gerardi. Sarà presente la Regista


Villa Excelsa, SANNICOLA

Venerdì 22 maggio ore 20

“Per tanta vita che ho nel sangue”


La poesia di Antonia Pozzi e le Carte inquiete di Luigi Scorrano.

Introduce Maddalena Castegnaro

La lettera immaginaria di Ambra Biscuso

AmbientiVisualiSensibili-Delle parole suicide di Mirko Gabellone


Fondo Archivio del Libro d’Artista DROSOS, Palazzo Grassi, Aradeo

Domenica 31 maggio - dalle ore 20

Ispir’AZIONinedite ovvero laddove chi beve poesia si fa poeta

Passaggi tra poesia musica performances

Domenica 31 maggio, ARADEO

La serata si propone come un raduno di poeti e poete che offriranno liberamente all’ascolto del pubblico il dono delle loro poesie inedite e manoscritte , poi raccolte in un grande libro fabbricato dall’Associazione VerbaManent e conservate nel Fondo Archivio del Libro d’Artista Drosos (Aradeo). Il testo manoscritto e autografato non dovrà superare le dimensioni di un foglio, formato A4.

Chi vuole partecipare al poetico incontro, dovrà dare la sua adesione telefonica o via mail entro giovedì 21 maggio 2009.

Contatti: Maddalena Castegnaro : 08332 232261 – aneliramc@yahoo.it

martedì 21 aprile 2009

In libreria per Sellerio Il Silenzio dei Chiostri di Alicia Giménez-Bartlett

“Il giallo è capace di raccontare la realtà e la società come una volta facevano i romanzi epici”.

Alicia Giménez-Bartlett

È Marina, la figlia di otto anni del suo nuovo marito, a lanciare Petra sulle tracce di un assassino.
Al convento del Cuore Immacolato, dove la piccola va a catechismo, è stato ucciso frate Cristóbal, monaco cistercense dedito a ricerche di storia sacra. Dalla cappella è scomparso il corpo incorrotto del beato Asercio, meta di pellegrinaggi e visite turistiche. Petra e Garzón si ritrovano ben lontani dai soliti bassifondi. Madre Guillermina, suora basca tutta d’un pezzo, fumatrice incallita, è ben decisa a dirigere le indagini dal suo ufficio surriscaldato al centro di un labirinto di silenziosi corridoi per preservare la pace delle consorelle. Suore e monaci si danno a formulare ipotesi. Un testimone viene trovato morto in un’officina abbandonata. Il commissario Coronas richiede la consulenza di uno psichiatra famoso. Il mondo mediatico ha gli occhi incollati su una vicenda che si fa sempre più morbosa via via che pezzi della salma del beato cominciano a comparire in giro per la città.
Come sempre ribelle, Petra non vuole saperne di identikit psicologici o di vecchie storie legate al culto delle reliquie o alla Settimana Tragica di Barcellona, ma questa volta il filo da seguire è veramente troppo sottile e lo stress rischia di far fallire anche il suo terzo matrimonio.
In quello che forse è il romanzo più ambizioso della serie, Alicia Giménez-Bartlett salta con disinvoltura fra il divertente ritratto delle nuove famiglie allargate e un acido compendio degli aspetti più oscuri della Spagna profonda.

“Giménez-Bartlett ha un’antenna pazzesca, racconta sempre le cose peggiori che abbiamo intorno”.

Daria Bignardi


“I gialli di Alicia Giménez-Bartlett raccontano la Spagna di oggi meglio di un’inchiesta sociologica”.

Concita De Gregorio


Alicia Giménez-Bartlett, nota al grande pubblico grazie al personaggio della investigatrice Petra Delicado, protagonista dei romanzi Giorno da cani, Messaggeri dell’oscurità, Morti di carta, Riti di morte, Serpenti nel Paradiso, Un bastimento carico di riso, Il caso del lituano, Nido vuoto (tutti pubblicati nella collana La memoria). Con questa casa editrice ha inoltre pubblicato, nella collana Il contesto i romanzi: Una stanza tutta per gli altri (Premio Ostia Mare 2004), Vita sentimentale di un camionista, Segreta Penelope e Giorni d’amore e inganno.
Nel 2006 ha vinto il Premio Piemonte Grinzane Noir e il Premio La Baccante nato nell’ambito del Women’s Fiction Festival di Matera. Nel 2008 ha vinto il Premio Raymond Chandler organizzato dal “Courmayeur Noir in Festival”.

lunedì 20 aprile 2009

Progetto per una poesia in anonimo, finalmente. Utopia? Un'idea di Annamaria Ferramosca

L’idea della necessità di una poesia anonima mi è venuta leggendo un’intervista al poeta sardo Alberto Masala. Raccontava di certa poesia popolare sarda legata ad antichissime usanze, dove l’oralità e la memorizzazione dei testi ascoltati ne permettevano la trasmissione lungo generazioni. Rimanevano i testi migliori, imparati a memoria, magari anche trasformati di bocca in bocca, e nessuno ricordava più il nome degli autori. Si creavano così “poemi” anonimi, su temi ovviamente popolari e sentiti, un po’ come è successo al pluritesto omerico, frutto di molti cantori-aedi succedutisi nel tempo.

Da qui il mio convincimento che noi poeti siamo solo trasportatori di parole-senso e se qualche senso rimarrà degno d’essere trasmesso, di sicuro nel tempo non importerà tanto l’autore, quanto solo lo spessore e la bellezza condivisa della parola. Da qui la grande lezione di umiltà e di superamento dell’ego che scrive, che deriverebbe dall’anonimato in poesia, perchè un canto condiviso si fa naturalmente universale, non ha bisogno di autoreferenzialità. La parola poetica infatti, quella capace di resistere al tempo, si distacca dall’autore come entità autonoma, diviene logos-luogo profondamente umano cui non serve alcun supporto di correlazione biografica, sebbene possa esserci curiosità da parte del lettore.

Con una poesia in anonimo cadrebbero tutte le velleità autoreferenziali, le pubblicazioni di favore e a pagamento, si ridimensionerebbe il potere editoriale che in poesia ormai pubblica a ruota libera rinunciando alla qualità o nel migliore dei casi pubblica poco e quasi sempre coprendo le spese con il contributo dell’autore. Situazione, questa, ormai abbastanza nota anche al lettore sprovveduto, che resta disorientato di fronte alla mole di poesia pubblicata senza alcuna garanzia di qualità e spesso rinunzia all’acquisto di libri di poesia o si rivolge ai soliti classici. Ma oggi con le possibilità enormi di comunicazione e di coinvolgimento in rete, potrebbe essere possibile almeno tentare una soluzione diversa.

E se chi scrive poesia, noto o anche esordiente, è sicuro della propria scrittura, dovrebbe sentire la necessità di misurarsi con gli altri scriventi e confrontarsi con un largo pubblico, costituito in gran parte proprio da coloro cui la poesia vorrebbe essere rivolta.

Il progetto di massima, ma modificabile ulteriormente nei dettagli da chiunque, sito letterario o casa editrice o critico o semplicemente lettore appassionato, purchè onestamente interessato, procederebbe in tre fasi:

1^fase Concorso

concorso rivolto a tutti gli autori di poesia interessati, da pubblicizzare(a costo zero) in rete, nelle università, biblioteche, scuole, librerie, associazioni culturali, etc.

L’organizzazione del concorso è assunta da una consociazione di siti letterari di poesia e case editrici interessate a pubblicare poi su carta gli autori selezionati.

2^fase Selezione

la selezione dovrebbe avvenire on line per voto unico (tipo sondaggio) su gruppi di testi anonimi, inviati in anonimo dagli autori, che saranno visibili in rete per un congruo periodo di tempo. Prima del voto i lettori sottoscrivono l’ordinazione del libro che verrà poi pubblicato, contenente i testi degli autori che avranno avuto il maggior numero di voti, superando una percentuale minima prestabilita. L’operazione avrà seguito soltanto se si sarà raggiunto un adeguato n.ro di votanti.

3^fase Pubblicazione su carta e distribuzione

L’ operazione è a costo zero per ogni autore ed economicamente vantaggiosa per le case editrici, coperte nei costi dalle sottoscrizioni di acquisto dei lettori votanti.

L’idea può essere copiata, ampliata, ridotta, modificata. Purchè resti la condizione di una selezione realizzata in anonimo con voto pubblico.

venerdì 17 aprile 2009

IL MATRIMONIO TOMBA DELL’AMORE? PERCORSI DI LETTERATURA E DI ARTE DAL XVI AL XXI SECOLO

Il CAFFÉ LETTERARIO MIMOSE, nell’ambito della RASSEGNA ITINERARIO ROSA 2009, ha organizzato per venerdì 24 aprile 2009 presso Nuovo Conservatorio S. Anna di Lecce, un incontro che prevede due momenti: una conversazione e l’inaugurazione di una mostra collettiva.

Il tema è FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI: IL MATRIMONIO TOMBA DELL’AMORE?
PERCORSI DI LETTERATURA E DI ARTE DAL XVI AL XXI SECOLO.

Alle ore 18,30 avrà inizio la conversazione. Interverranno:
PAMELA SERAFINO, giornalista e CLELIA COPPOLA, fotografa. Coordina POMPEA VERGARO, giornalista.

Alle ore 20,00 sarà inaugurata la collettiva.
Le artiste saranno presentate da Pompea Vergaro.

Durante la serata, in Duo violino e violoncello, ELISA CARICATO e ANGELICA MOGAVERO si esibiranno con brani di: Ennio Morricone, Georg Philipp Telemann, Johann Sebastian Bach. La mostra rimarrà aperta dal 24 aprile al 3 maggio 2009.
L’evento è curato da Pompea Vergaro.

LA CONVERSAZIONE

“Gli storici sociali riconoscono che quello della coppia coniugale è uno dei temi centrali del XIX secolo, quando per la prima volta si scopre l’idea del sentimento nel matrimonio.
Infatti, questa istituzione universale, fino al 1700 era un contratto fondato su scopi meramente sociali, politici e economici.
L’idea del progetto è nata da un’indagine dalla quale è emersa l’attenzione, la curiosità, la preoccupazione nonché il senso di confusione per una questione che riguarda e coinvolge l’intera società.
La conversazione vuole essere una RIFLESSIONE con l’intento di sdrammatizzare una tematica così importante i cui toni si ritiene non si possano, infine, forzare più di tanto, per cui l’incontro sarà percorso da una vena di sottile ironia, come si evince dal titolo stesso.
Filo conduttore della conversazione sarà uno spumeggiante PERCORSO LETTERARIO(dal ‘500 ai nostri giorni: Manzoni, Tolstoi, Flaubert, Simone De Beauvoir, Mann, Castellaneta, Ibsen) e ARTISTICO (citando quadri famosi come quelli di Lotto, Mantegna, Van Eyck, Van Dyck, Chagall, Botero.

LA COLLETTIVA
Propone nove artiste: ALMADRESSA (alias MARIA BEATRICE PROTINO, ALEMANNO LUCIA, ERRIQUEZ MARIA ANTONIETTA, DEL TINTO MICHELA, LEGNO GABRIELLA, PETARRA MIMMA, SCIURTI ROBERTA, STOMEO GIANNA, VITTI ROSANNA.

Coi loro lavori, traendo ispirazione dal tema, rappresenteranno la cognizione del rapporto coniugale ai nostri giorni, ognuna con la propria tecnica e stile: una delle peculiarità proprie dell’arte contemporanea.
Ci si propone uno scambio di esperienze nell’incontro di differenti personalità: “nove artiste, nove emozioni, nove voli di farfalle che si librano libere nell’aria alla scoperta di se stesse e del mondo”.

mercoledì 15 aprile 2009

Monica Silva a favore della Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli

L’evento di beneficenza a favore di
Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli Onlus


Mercoledì 27 Maggio, la Galleria Stefano Forni e l’Associazione Amici dell’Hospice presentano la mostra “Suggestions from Spoon River”, personale della fotografa Monica Silva. Saranno esposte alcuni scatti inediti e altre opere legate al progetto “Life Above All”, ispirato ai personaggi dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Parte del ricavato della vendita delle opere sarà devoluto alla Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli Onlus. La Fondazione ha come scopo il ricovero e l'assistenza dei malati oncologici in fase avanzata e progressiva, l'applicazione di cure palliative ai pazienti ricoverati al fine di migliorarne la qualità e la dignità della vita, l'erogazione di prestazioni diagnostiche, terapeutiche e di riabilitazione, in accordo o convenzione con l'Azienda sanitaria locale di riferimento, l'attuazione e la promozione della formazione e della ricerca scientifica in campo oncologico e in medicina palliativa.
Per l’occasione è stato ideato un prezioso catalogo contenente le fotografie della mostra e alcune poesie tratte dalla celebre antologia. Il catalogo stampato in tiratura limitata (1000 copie), è stato progettato ai soli fini benefici e i proventi saranno interamente devoluti alla Onlus. La sua acquisizione darà diritto di partecipare ad un’ estrazione effettuata durante la serata di inaugurazione. Il possessore del numero di catalogo sorteggiato, se presente, vincerà un’opera dell’artista di cui sarà protagonista, ritratto in costume come i personaggi di Spoon River.


Il progetto di Monica Silva: “Life Above All”

“L’uso del colore per Monica Silva è essenziale. Sia nel paesaggio che per le figure, l’artista usa la sua notevole creatività per andare alla ricerca dell’energia che le tonalità cromatiche sprigionano, mettendo in evidenza quelle positive usando filtri e oggetti che agiscano come il pennello per un pittore. Queste caratteristiche del suo pensiero fotografico, insieme ad altre, si ritrovano anche in questo complesso progetto dedicato all’Antologia di Spoon River, opera tradotta da Fernanda Pivano e pubblicata per la prima volta in italiano nel 1943 da Einaudi.
[…] Le atmosfere delle fotografie sono al limite della decadenza, come in quelle nature morte definite “vanitas” che nel Seicento venivano infarcite di simboli allusivi alla caducità della vita. Un teschio, uno specchio appannato, un antico libro, oppure un violino silenzioso e uno spartito musicale […]. La fotografa compie così un ribaltamento dell’iconografia classica: attraverso la “licenza fotografica” si consente di trasformare i morti in vivi, in persone vitali, immortali, pronte a ballare, leggere, strimpellare. I volti dei modelli restano mesti, gli sguardi corrucciati, le pose anche, tanto che viene in mente “La Maddalena Penitente” dello stesso Caravaggio. Sono i segnali di un passato non ancora estinto, eppure si percepisce questo sentimento di rinascita in cui tutto è imbevuto, atto di fede della fotografa che crede nel potere rigenerativo della vita anche dopo un trauma esistenziale. I personaggi di Spoon River, essendo morti, non avrebbero più chance di ritornare. Ora invece rinascono giovani e bellissimi, e le ossa sparse per terra non sono lì a rappresentare la sconfitta, non sono trofei collezionati dalla morte, ma piuttosto la rivincita di chi è ancora in questo mondo e ha vinto la morte stessa.”

Barbara Silbe



SEDE: Galleria Stefano Forni – Piazza Cavour, 2 – Bologna
INFORMAZIONI: Galleria Stefano Forni tel. +39 051 225679 – arte@galleriastefanoforni.com


INAUGURAZIONE: Mercoledì 27 maggio 2009 dalle 18.30
DATE: DAL 27 maggio 2009 al .. giugno 2009
ORARI: da martedì – sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30


UFFICIO STAMPA:
FABRIZIO SAVIGNI
Tel. +39 3355214570
fsavigni@gmail.com

PARTNER E SPONSOR DELL’EVENTO:

FONDAZIONE HOSPICE MARIA TERESA CHIANTORE SÉRAGNOLI ONLUS ; BIG TOURS; MINERVA EDIZIONI; LIBRERIE AMBASCIATORI;
CAFFÈ SEGAFREDO; CESARINI SFORZA.

martedì 14 aprile 2009

LUCIA MANCA: L’ARTE E LA MUSICA CONTRO LE DIFFERENTI FORME DI VIOLENZA

E LA MUSICA CONTRO LE DIFFERENTI FORME DI VIOLENZA

Un’ iniziativa ideata da Alessandra De Donatis
in collaborazione con le associazioni “Io Donna” (Brindisi), “Naemi” (Lecce), AWMR – Associazione Donne della Regione Mediterranea, “Soroptimist International”, “ArciLesbica”, “Arcigay”, “Uomini in gioco” (Bari)
con il Patrocinio di: Regione Puglia, Assessorato Pari opportunità e Cultura Provincia di Lecce



L’iniziativa ha come principale obiettivo la sensibilizzazione e l’informazione del pubblico sulle differenti forme di violenza e stimolare la creazione di un coordinamento tra i servizi pubblici e privati – consultori e associazioni - per dare risposte adeguate a tutte le vittime di discriminazioni e di abusi.
Per affrontare in maniera adeguata le differenti tematiche (stalking, violenza sessuale su donne e minori, devianze giovanili e discriminazioni di genere) l’iniziativa si suddividerà in due giornate durante le quali sarà tenuto esposto un telone appositamente realizzato dall’artista Alessandro Passaro che farà tappa nei diversi comuni della Provincia (scelti a campione), e verrà proiettato un video realizzato dall’artista Remo Spada:

Lucia Manca voce
Emanuele Coluccia piano
Andrea Rizzo batteria
Luca Alemanno contrabbasso




Data: giovedì 16 aprile 2009
Ora: 21.00 - 23.30
Luogo: PALAZZO DEI CELESTINI
Città: Lecce, Italy

giovedì 9 aprile 2009

Il peso sottile dell'amore ovvero il primo romanzo di Ersilia Cacace (Enrico Folci editore)



In questi giorni è uscito in libreria per i tipi di Enrico Folci editore il primo romanzo di Ersilia Cacace dal titolo "Il peso sottile dell'amore" ... un giallo che parla d'amore.

Una storia che sembra riemergere dopo anni trascorsi sotto un velo di polvere. un mistero da sciogliere e comprendere. Sospetti da dissipare e dubbi da verificare. Sullo sfondo, forte eppure nascosto, un amore che non ha ancora trovato il coraggio di emergere.

martedì 7 aprile 2009

Da Nancy Motta a Luigia Scardicchio per Civiltà dell’ulivo e della vite / il Salento contemporaneo fotografato


Giovedì 9 aprile alle ore 18, allo Spazio in Via Calvario 77 di Erchie (BR), sarà inaugurata la mostra "Civiltà dell’ulivo e della vite / il Salento contemporaneo fotografato", a cura di Massimo Guastella, nell’ambito delle festività erchiolane dedicate alla patrona Santa Lucia, che quest’anno celebrerà la presenza delle sante reliquie provenienti da Siracusa e il gemellaggio con la città siciliana.

La mostra delle opere di 20 artisti/fotografi è allestita nelle sale di via Calvario 77, da Maddalena De Nuzzo. La scelta curatoriale propone non meri scatti fotografici a carattere documentale o di fotoreportage ma una più articolata contaminazione nella dimensione estetica. Invero non si è scelto, sostiene il prof. Guastella, “celebrare retoricamente i due "motivi", di vite e ulivo, sentinelle perenni del paesaggio salentino, e più in generale del Mediterraneo, ma carpirne la percezione contemporanea, che nello scorrere di una millenaria civiltà, osserva oggi un confronto tra scenari tradizionali e mutazioni ambientali”. Esiti fruibili attraverso la singolarità interpretativa di ventuno fotografi/artisti, che nei caratteri di disomogeneità stilistica ed espressiva per denominatore comune si legano alle origini ovvero al radicamento comune al territorio salentino non privo di relazioni con le dinamiche culturali della globalità.




Tra i fotografi/artisti una certa rilevanza assume la presenza di Pio Tarantini (sua l’immagine logo della mostra), fotografo originario di Torchiarolo da anni trasferitosi a Milano e con un curriculum di ricerca fotografica, espositivo, critico e didattico di certo spessore. Il suo “ritorno” professionale nel Salento rappresenta uno stimolo e un incoraggiamento a sostenere le potenzialità creative del medium fotografico.

Al pari va considerata la partecipazione alla collettiva di Fernando Bevilacqua, riconosciuto esponente di spicco della fotografia salentina, autore di “scatti” assai noti a chi pratica gli ambienti culturali del territorio, che sarà presente con sue opere insieme a quelle del figlio Carlo Elmiro: giusto per indicare una trasversalità non solo generazionale che connota la mostra. In tal senso rilevanti sono le presenze di due accreditati fotoreporter salentini quali Claudio Longo e Massimiliano Spedicato, più noto come “Massimino”, e della fotogiornalista Nancy Motta a cui si affiancano i nomi degli artisti visivi Francesco Bramato, Giuseppe Scarciglia, Francesca Speranza. Partecipano inoltre: Pippo Affinito, Nico Barile, Federica Bruno, Arianna D’Accico, Angelo Locorotondo, Terasia Panagrosso, Alessandro Rodia, Ida Santoro, Luigia Scardicchio, Gabriele Spedicato e Giovanni Membola.

Uno spazio specifico nel percorso espositivo è stato riservato a Carlo Michele Schirinzi, giovane videomaker affermato sul piano nazionale, che presenta Addestramento all’Apocalisse un lavoro sul tema della guerra dove costante è la presenza simbolica di un ulivo.
La mostra, corredata dal catalogo stampato da Locorotondo editore resterà aperta fino al 3 maggio.

Erchie (BR) Spazio via Calvario, 77 dal 9 aprile al 3 maggio 2009
Orari mostra: tutti i giorni feriali 18-21; prefestivi e festivi 10-13, 18-21
Info: tel. 3921040404 - 333 5030680 - fax 0831 767573 - vincenzoconte69@yahoo.it


l'immagine è di Pio Tarantini, Ombra su parete rosa, Salento 2007

venerdì 3 aprile 2009

Laura Tedeschi si racconta ...

Sono nata nel 1968 a Rapallo, cresciuta ad Asiago e poi 16 anni fa trasferita a Vienna,dove curo il mio Atelier.
Il mio avvicinameto all’arte avviene da subito nell’ambiente familiare,grazie a mio padre, maestro impressionista. Da lui apprendo lo spirito dell’artista, le tecniche pittoriche, mi avvicino a grandi maestri, e non meno importante vivo a diretto contatto con il mercato dell’arte. Dedico anni e anni di silenzioso studio al disegno e seguendo il mio carattere sensibile ma solare sono portata fin da subito all’introspezione.
Dopo una „gavetta“ da disegnatrice, mi avvicino timidamente all’impressionismo arrivando all’espressionismo, stile che caratterizza la mia arte attuale.
Ho vissuto sempre a contatto con la natura e anche adesso che abito a Vienna il mio Studio é situato ai piedi del Wienerwald, sulle scie di Klimt e Schiele


Laura Tedeschi
www.lauratedeschiarte.blogspot.com
www.lauratedeschi.com