martedì 30 novembre 2010

LINGUA PORTUGUESA EM FOCO: ensino-aprendizagem, pesquisa e tradução di Maria Célia Lima-Hernandes, Katia de Abreu Chulata (Pensa MultiMedia)













Este livro reúne contribuições de autores preocupados com a pesquisa em língua portuguesa e ligados a instituições universitárias de vários países. Está dividido em quatro seções: aspectos lexicais e morfológicos; aspectos sintáticos e pragmáticos; ensino-aprendizagem de língua materna e estrangeira; identidade e tarefa do tradutor. Publicado na Itália e distribuído no Brasil e em outros países, este volume é fruto do desejo das organizadoras de propiciar o diálogo entre pesquisadores de diversas áreas de estudo de língua portuguesa, seguindo e consolidando a experiência iniciada no I SIMELP, simpósio de estudos que tem promovido vários projetos de pesquisa.

lunedì 29 novembre 2010

ADOLEGGENTI. LETTURA E LETTERATURA. Tra scuola media inferiore e superiore di Enrica Ricciardi (Pensa MultiMedia)













Il volume analizza il tema del rapporto fra ragazzi e libro. Quali letture scelgono i giovani quando non sono condizionati dalle pratiche didattiche? Cosa li appasiona e li motiva alla lettura?
Il volume vuole offrire ai docenti di scuola media inferiore e superiore uno strumento didatrtico concreto per avviare pratiche di promozione alla lettura che sono imprescindibili per una progettazione educativa qualificata e qualificante.

domenica 28 novembre 2010

LINGUA MEDIA NUOVE TECNOLOGIE. Otto esercizi di Francesca Malagnini (Pensa MultiMedia)













Il volume nasce, sulla scia del Servizio d’italiano scritto (SIS) fondato da Francesco Bruni nel 1998, dall’eperienza di didattica e ricerca maturata dalla curatrice in più atenei. Scopo del volume è dimostrare come l’apprendimento e la padronanza della lingua italiana nascano dalla conoscenza della grammatica normativa a cui provvede l’istituzione scolastica, unitamente a quella della grammatica come disciplina critica, nonché agli aspetti testuali e pragmatici della lingua e della comunicazione. Dall’apprendimento del saper leggere e comprendere testi scritti, saper riformulare dall’oralità alla scrittura, da un testo lungo ad uno più breve, saper riconoscere gli scopi del testo e tener conto dei destinatari, gestire le informazioni non solo in base alla loro importanza ma al loro scopo, e infine interpretare e smontare testi apparentemente ben fatti, sono le abilità di base che hanno permesso agli autori di cimentarsi in testi e linguaggi di loro interesse quali la lingua della pubblicità, della radio e dei serial, i titoli dei quotidiani e delle riviste, i testi semicolti.
Il presente volume, ricco di esempi e spunti per la didattica e la ricerca, nasce perciò dalla combinazione di insegnamento e studio, per dimostrare, ancora una volta, che investire sulla didattica e sulla ricerca è fondamentale per il progresso delle Facoltà, anche quelle non appartenenti alle cosiddette scienze dure, e per il progresso del Paese che forma personale qualificato, il quale sappia usare la propria lingua con abilità, proprietà e competenza.

sabato 27 novembre 2010

LA CHAT DIDATTICA di Alida Favaretto (Pensa MultiMedia)













Le chat didattiche devono impegnare strategie discorsive, chiare, indirette, rapide ed efficaci nel veicolare gli stati emotivi. Vanno quindi scelti, pianificati ed impoiegati registri diversi e trategie di linguaggio. Una particolare attenzione è rivolta alle metodologie da attuare nelle sessioni di chat didattica: l'uso di questo strumento a scopo didatico richiede uno sforzo organizzativo da parte del tutor. la chat didattica deve essere infatti preparata in tutti i suoi momenti e nei minimi particolari. Nel volume viene anche analizzata la figura del tutor di chat che ha il ruolo di moderare e di guidare la discussione online, coinvolgendo i partecipanti alla sessione in un processo di anaisi dell'argomento proposto. la sezione conclusiva del libro è dedicata alla valutazione.
Alida favaretto è docente di lettere. Collabora con la SSIS Veneto dal 2001 occupandosi di Tecnologie didattiche ed educative. E' docente formatore. E' stata ricercatrice in progetti europei e attualmente è anche Web Project Manager per UNIVIRTUAL.

venerdì 26 novembre 2010

STORIA DELLA LINGUA ITALIANA E DIDATTICA di Francesca Malagnini (Pensa MultiMedia)













Il volume raccoglie molti dei testi impiegati a lezione e metodologie didattiche nuove frutto del lavoro di ricerca a cavallo tra le discipline di Storia della Lingua, Linguistica e Letteratura italiana. È articolato in tre parti: la prima attraversa l’origine delle lingue neolatine, i dialetti della penisola italiana, la fonologia e la sua ricaduta ortografica, le varietà dell’italiano contemporaneo, ed è corredata di materiali didattici; la seconda offre un’analisi dei testi attraverso la linguistica testuale, affiancando alla teoria approfondimenti e spunti di lavoro da svolgersi in classe; la terza presenta tre brevi percorsi interdisciplinari sulle Tre Corone.
Il manuale intende rispondere a una necessità che l’Autrice ha incontrato nei testi scolastici: ridurre la frammentazione disciplinare, offrire strumenti bibliografici aggiornati, legare l’educazione linguistica all’analisi dei testi e alla letteratura. Troppo spesso, infatti, all’interno della disciplina ‘italiano’ si celano sottodiscipline da svolgersi a scuola in anni e momenti diversi, facendo perdere organicità all’insegnamento dei testi e della letteratura. Lingua e grammatica, linguistica e insegnamento letterario non possono prescindere dalla loro specificità ma hanno una stessa radice: eliminare un aspetto o l’altro significa non abituare gli studenti alla competenza linguistica e all’amore verso i classici, da ristudiare per offrire stimoli e insegnamenti nuovi ed efficaci per un futuro aperto alla ricerca.

giovedì 25 novembre 2010

UNA COMUNITÀ EDUCATIVA DA SODDISFARE. Accreditamento, certificazione e valutazione della qualità di Cristina Zaggia (Pensa MultiMedia)













I servizi scolastici e formativi stanno adottando strategie di mercato per far fronte alla complessità della domanda e al moltiplicarsi dell'offerta formativa. Accreditamento, certificazione e modelli di valutazione della struttura, del sistema, dei prodotti e delle persone sono ritenuti strumenti utili per competere e validi per innalzare la qualità. La natura relazionale del "bene formazione" richiede però criteri pedagogici di condivisione da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo educativo.
L’intento che ci si propone in questo libro è quello di riportare fedelmente caratteristiche e finalità dei modelli presentati, affinché il lettore possa coglierne criticamente potenzialità e difficoltà di applicazione rispetto alla concreta pratica quotidiana. La qualità negli organismi di formazione è difficile da realizzare perché si tratta innanzitutto di una cultura da sviluppare tra gli stakeholders interni ed esterni al sistema, uniche risorse in grado di concepire e costruire assieme ai propri studenti e colleghi la qualità delle azioni e relazioni che sostanziano i processi di insegnamento e di apprendimento.

mercoledì 24 novembre 2010

LA PRATICA NELLA FORMAZIONE ALLE PROFESSIONI EDUCATIVE. I laboratori nei curricoli universitari di EMILIA RESTIGLIAN (Pensa MultiMedia)














L’Università si affaccia al terzo millennio con un compito fondamentale: contribuire alla creazione dell’Europa della conoscenza, un’Europa che necessita di lavoratori dotati di un alto livello di istruzione e di nuove competenze e abilità. Gli atenei sono chiamati a costruire legami con i portatori di interessi sociali, economici e culturali progettando i percorsi formativi secondo ottiche di qualità e di flessibilità per poter rispondere ad una popolazione studentesca estremamente variegata che comprende anche la formazione lifelong.
la ricerca indaga come il laboratorio, elemento costitutivo dei nuovi curricoli, possa “provocare” cambiamento modificando la qualità degli apprendimenti e dei curricoli. L’esperienza laboratoriale si pone come “cerniera” in grado di saldare tempi, modi e qualità della preparazione formale e della preparazione pratica, essendo in grado di integrare fra loro conoscenze e saperi di base della professione, da un lato, ed esperienze e modelli di professionalità agita, dall’altro. Proprio l’integrazione tra i saperi dichiarativi (insegnamenti), procedurali (laboratori) e contestuali (tirocinio) rende adeguati i profili culturali e professionali dei Corsi di Laurea alle dinamiche del mondo del lavoro, ritenute di fondamentale importanza nei documenti e nelle conferenze che, a partire dal Processo di Bologna, accompagnano la riflessione e la progettazione curricolare nell’istruzione superiore.
Il testo intende offrire a tutti coloro che si occupano di didattica universitaria e di formazione, un contributo di studio e di ricerca sui significati e sui modelli di laboratorialità possibili all’interno di percorsi formativi dell’area delle Scienze Umane, presentando inoltre proposte di modellizzazione che delineano in modo funzionale diverse articolazioni di laboratorio.
Esso include anche la descrizione di alcuni laboratori attivati presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Padova, utile per una riflessione sull’implementazione a livello universitario di esperienze didattiche basate sulla pratica.

EMILIA RESTIGLIAN, dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche e Didattiche, collabora con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Padova dove si occupa di didattica, progettazione e metodologie di ricerca. Conduce laboratori e seminari presso alcuni Corsi di Laurea e Master della Facoltà di Scienze della Formazione.

martedì 23 novembre 2010

COLTIVARE COMUNITÀ NELLA SCUOLA. Fondamenti culturali ed esperienze didattiche di Cristina Mazzucco (Pensa MultiMedia)












Nell’ultimo secolo l’idea di comunità ha fatto spesso il suo ingresso nel mondo della scuola riflettendo un orientamento, largamente condiviso, secondo cui l’educazione deve essere opera comune attorno alla quale famiglie, insegnanti e istituzioni sono chiamati a stringere un patto formativo. Il richiamo a far comunità nella scuola ha evidenziato, in modo particolare negli ultimi decenni, la necessità di operare cambiamenti del modello organizzativo e ha rappresentato, per diversi aspetti, la risposta a inquietudini e bisogni della società contemporanea.
Tenendo conto di un quadro culturale alquanto complesso, il volume sviluppa alcune riflessioni sul ruolo della scuola e dell’educazione oggi, riconoscendo che la cultura pedagogica non può non farsi coinvolgere nei problemi del nostro tempo e non tentare di rispondere in sede scolastica alle sfide aperte. L’obiettivo principale della ricerca è stato quello di individuare le condizioni epistemologiche, metodologico-didattiche ed organizzative necessarie alla creazione di una scuola capace di connotarsi con le caratteristiche della comunità.
Richiamando la metafora del mosaico, sono stati individuati i diversi tasselli che compongono la scuola comunità: essa si può costituire come comunità di persone, di apprendimento, di cura, di pratica, di ricerca, di leader, di pensiero… Tale declinazione, da una parte, ha reso possibile l’individuazione e l’approfondimento teorico delle diverse dimensioni che la costituiscono e, dall’altra, ha agevolato l’identificazione e la presentazione di molteplici strategie e pratiche didattiche.
Un’attenzione particolare è stata rivolta alle esperienze delle community school collegate al lavoro di ricerca di Thomas Sergiovanni negli Stati Uniti e ad alcune sperimentazioni realizzate in ambito italiano.


Cristina Mazzucco è dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche, del­l’Educazione e della Formazione. Attualmente svolge ricerche e sperimentazioni sui temi della scuola comunità, dell’apprendimento cooperativo e sugli interventi socio-educativi rivolti al mondo degli adulti. Collabora con la Facoltà di Scienze della Formazione e anche con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova presso le quali svolge alcuni insegnamenti. Conduce inoltre laboratori e seminari all’interno di alcuni Corsi di Laurea e Master della stessa Università. Collabora con le riviste “Scuola Italiana Moderna” e “Scuola Materna per l’educazione dell’infanzia” dell’Editrice La Scuola di Brescia.

lunedì 22 novembre 2010

VISIONI DI FOLLA. Scienze nuove e nuove tipologie di romanzo tra '800 e '900 di Maria Cassano (Pensa MultiMedia)













Muovendo da una linea di studi e ricerche tra le più fertili degli ultimi anni, qual è quella che si occupa di storia e variazioni tipologiche dei generi letterari in epoca moderna, il volume di Maria Cassano affronta il caso del romanzo “di folla” ...

domenica 21 novembre 2010

Federica Francesca Ricchiuto (Libellula edizioni) su iPad compete con "Il cacciatore di Aquiloni"












Libellula Edizioni sbarca su Ipad con l’Enanched ebook di “Benedetto il Frutto” che nei suoi primi 3 giorni di vendita balza al 4° posto dei libri più venduti. IPad ha fatto il suo “ingresso in società” grazie a Steve Jobs, che lo ha presentato il 27 gennaio 2010 nell’ambito di una conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco. Dopo qualche mese nasce iBooks un’applicazione distribuita da Apple e scaricabile gratuitamente dall’App Store, annunciata sempre nel dooms day del 27 gennaio 2010 in concomitanza con la presentazione dell’iPad. In tutto questo universo sotto il segno della “mela” l’industria culturale mondiale del libro non poteva stare a guardare ed Apple lo sapeva. Ecco quindi che per acquistare libri nasce l’iBookstore, dove tra l’altro gli utenti possono inserire i loro file, sia informato ePub che in formato PDF, sincronizzando i dati con iTunes. E allora in questo vero e proprio ‘festival’ di applicazioni golosissime e libri che scorrono nella virtualità più vellutata, ecco che il Salento non sta a guardare e Libellula Edizioni di Tricase, cavalca l’onda della nuova era tecnologica e approda su APP STORE, è la prima casa editrice salentina. Lo fa con “Benedetto il frutto” di Federica Ricchiuto, che appena pubblicato va subito al 4° posto della classifica dei libri più venduti su iPad, a sole tre lunghezze dal detentore ‘storico’ del primo posto in classifica, “Il Cacciatore di Aquiloni”. “Benedetto il frutto” è la storia di due donne, che vivono due mondi, due società storicamente, culturalmente, moralmente, socialmente ed economicamente differenti, dal dopoguerra in poi. E dunque nel Salento nella terra del sole e del vento, Libellula edizioni raggiunge il futuro in un battito d’ali!

A questo link l’applicazione

http://ax.itunes.apple.com/it/app/benedetto-il-frutto/id401450031?mt=8


Libellula Edizioni

via Roma 73

73039 Tricase (Le)

Tel. 0833.772652

info@libellulaedizioni.com

sabato 20 novembre 2010

Una ragazza da Tiffany di Susan Una ragazza da Tiffany di Susan Vreeland (Neri Pozza)
















Nel 1892, a Manhattan, un'elaborata insegna in bronzo fa bella mostra di sé. Tiffany Glass & Decorating Company declama la scritta che campeggia sopra una solida porta di vetro molato. Oltre quella porta, si schiude un grande salone con enormi vetrate appese al soffitto e imponenti mosaici poggiati alle pareti. E poi vasi dalle linee morbide, pendole, candelabri Art Nouveau, lampade con paralumi di vetro soffiato in mille splendidi colori. È il regno di Louis Comfort Tiffany, pittore di quadri orientalisti raffiguranti minareti, moschee e beduini, secondo il gusto del tempo. La Tiffany Glass & Decorating Company è, tuttavia, anche il regno delle Tiffany girls, le ragazze di Tiffany, come sono chiamate a Manhattan le donne che l'artista ha riunito attorno a sé. Vi è Wilhelmina, impertinente diciassettenne dall'alta statura, Mary diciottenne dai capelli rossi, Cornelia, riservata e taciturna, Agnes, l'altera, la prima donna cui Tiffany ha accordato l'onore di dipingere i soggetti delle sue vetrate. E, infine, Clara Wolcott Driscoll. Giovane vedova in un laboratorio dove vige la regola, imposta dal padre di Louis, di impiegare solo fanciulle non maritate, Clara è l'artefice autentica delle creazioni Tiffany. "Una ragazza da Tiffany" è, soprattutto, la sua storia. Una storia in cui l'autrice non celebra soltanto un talento misconosciuto, ma illumina anche gli slanci, i desideri e le ambizioni di una giovane donna nella città americana pronta a tuffarsi nella grande avventura del Novecento.

venerdì 19 novembre 2010

ALFONSO GATTO PROSATORE di Paola Greco (Pensa Multmedia)













Il libro prende in esame l’intero corpus della prosa creativa di Alfonso Gatto dal 1932, anno della pubblicazione di Isola, raccolta miscellanea di prose e versi, fino alle prose narrativo-saggistiche di Carlomagno nella grotta e Napoli

giovedì 18 novembre 2010

IL SAGGIO COME FORMA LETTERARIA di Maria Ferrecchia (Pensa Multimedia)












Diversamente da quanto avvenuto in altre letterature, in cui la tradizione saggistica ha goduto di un’acclarata nonché pregevole posizione all’interno delle varie opzioni formali, in Italia il saggio è stato spesso considerato in modo marginale ...

mercoledì 17 novembre 2010

LETTERATURA FEMMINILE DEL VENTENNIO FASCISTA di Patrizia Guida (Pensa Multimedia)












La consuetudine culturale di considerare la letteratura femminile durante il Ventennio fascista come un fenomeno poco significativo, sia sul piano letterario che sul piano sociologico, non tiene in debito conto il ruolo che le implicazioni storiche...

martedì 16 novembre 2010

GIOVANNI ALBINO UMANISTA E STORIOGRAFO di Sandra Dall'Oco (Pensa Multimedia)












Storico, politico e uomo di lettere, come tutti gli umanisti vissuti nell’ambito di una corte quattrocentesca, Giovanni Albino svolse un ruolo di non poco conto nelle vicende che interessarono il regno di Napoli e i suoi regnanti ...

lunedì 15 novembre 2010

OLTRE LA LINEA GOTICA E OLTRE L'IDEOLOGIA. "IL MONDO DI A. BONSANTI" di Patrizia Guida (Pensa Multimedia)












Nel clima di rinnovamento politico e culturale del secondo dopoguerra Alessandro Bonsanti, affiancato da Arturo Loria, Eugenio Montale e Giorgio Zampa, fondava a Firenze, in una stanza del gabinetto Vieusseux di palazzo Strozzi, il bisettimanale Il Mondo.

domenica 14 novembre 2010

DAVIDE MARIA TUROLDO. Tra poesia e teologia di Maria Debora Loparco (Pensa Multimedia)













Stimolata dall’originaria idea di effettuare un’inedita escursione esplorativa nell’ambito della prima poesia turoldiana, la presente monografia ripercorre sullo sfondo di un contesto storico-culturale complesso e difficile, le tappe fondamentali ...

sabato 13 novembre 2010

VIAGGIO NELLA PROSA DI ATTILIO BERTOLUCCI di Cristiana Indini (Pensa MultiMedia)












Il presente volume prende in esame l’intero corpus delle prose di Attilio Bertolucci apparse in riviste letterarie, periodici o volumi nell’arco di un sessantennio dell’attività letteraria dello scrittore, a partire dagli anni Quaranta. Si tratta di quasi mille scritti che solo in minima parte sono stati raccolti in due libri, Aritmie (1991) e Ho rubato due versi a Baudelaire (2000) secondo una scelta operata dall’autore.
La prosa bertolucciana, poco studiata rispetto alla più famosa poesia, si inoltra nel mondo della letteratura, dell’arte, del cinema e della società rivelando aspetti interessanti dell’attività letteraria e della vita dell’autore, per la prima volta esplorati in un lavoro unitario, rappresentato da questo “viaggio”. Le prose sono presentate in base alle occasioni che le hanno mosse ed ai diversi ruoli che Bertolucci ricopre per le numerose riviste con cui egli ha collaborato, senza mai distogliere lo sguardo dalla produzione lirica dell’autore, i cui motivi si ripercuotono in queste pagine, in uno stile che gli è proprio, conferendo ai suoi scritti l’aspetto di un lungo, seppur “spaginato”, romanzo di formazione.

venerdì 12 novembre 2010

PENSIERO CRITICO E AZIONE EDUCATIVA di Jane Valletta (Pensa Multimedia)













Le teorie critiche si rivelano molto utili se applicate ai processi formativi in quanto inducono gli operatori alla messa in discussione dell'agire educativo tipizzato all'interno del quale spesso si diventa quasi automaticamente ripetitori di convinzioni comunemente condivise. Al contrario, l'evento educativo va osservato con un atteggiamento ideografico, puntuale e attento alle specificità che lo rendono singolarmente irripetibile. L'azione educativa alimentandosi, così, di un nuovo pensiero critico promuove "apprendimento trasformativo" in soggetti formati all'autronomia e alla responsabilità intellettuale ed etica.
Il volume definisce percorsi teorici e metodologici per una formazione criticamente riflessiva destinata a pedagogisti, formatori, insegnanti, educatori e a quanti interessati all'utilizzo di teorie implicite sull'educazione.

giovedì 11 novembre 2010

FORMARE LO SPAZIO DELLA CURA. Dall'esonero alla partecipazione di Federica Baldi (Pensa Multimedia)













Il volume si propone lo sviluppo e la promozione di una nuova cultura educativa della cura capace di accogliere e tradurre in nuovi percorsi di formazione le istanze di umanizzazione, di partecipazione e di riconoscimento presenti nello spazio della cura.

mercoledì 10 novembre 2010

L'ETÀ DELL'ANSIA. Breve guida all'adolescenza. Di Sara Clacci (Pensa Multimedia)













Il volume nasce dalla volontà di osservare i giovani e di fornire a chi sta loro vicino (genitori, educatori, facilitatori, orientatori) spunti di riflessione per poter costruire assieme agli adolescenti percorsi significativi per la crescita e lo sviluppo delle loro competenze. Esso è il risultato di un lavoro di ricerca presso i servizi territoriali presenti nella Regione Toscana.

lunedì 8 novembre 2010

CITTADINI DEL MONDO E DELLA SCUOLA di Carlotta Cartei (Pensa Multimedia)













Di fronte alle sfide della globalizzazione la scuola è chiamata a interrogarsi sull’educazione alla cittadinanza e suoi possibili significati. Questo apre prospettive nuove che ben oltrepassano le appartenenze nazionali e le modalità più consuete di considerare i rapporti Stato-Nazione.
La scuola è così chiamata a misurarsi sul terreno della progettualità, della creazione di reti tra scuole anche oltre i confini nazionali, e con le istituzioni, da coinvolgere nella formazione dell’uomo e del cittadino verso l’obiettivo di un’educazione lungo l’intero arco dell’esistenza.
Il testo intende offrire una panoramica normativa e delle prospettive di un’educazione alla cittadinanza capace di realizzare integrazione e inclusione di tutti gli alunni, al di là delle differenze di etnia, cultura, lingua, nel rispetto dell’identità di origine.
Questo sottintende la capacità della scuola di tenere il passo col dinamismo dello sviluppo dell’individuo, con la complessità sociale, sapendosi costantemente rinnovare nella metodologia e nella didattica.

domenica 7 novembre 2010

Intervista a Daniela Palmieri autrice de La Cerva per Besa editrice a cura di Stefano Donno












C’è un b-side della letteratura salentina che racconta questo Sud del Sud del mondo, che lo agisce, che lo fa respirare a pieni polmoni, ed è fatto da alcune donne della letteratura a queste latitudini, tra cui Flora Russo, Rina Durante, Claudia Ruggeri, le contemporanee Elisabetta Liguori, Luisa Ruggio, le giovanissime Marthia Carrozzo, Ilaria Seclì, e Margherita Macrì, solo per citarne alcune.

Poi oggi, ricevo una sorpresa che viene dalla casa editrice Besa di Nardò. Una sorpresa consegnata ai lettori dal palato buono, da una donna che nei libri ci ha vissuto da sempre, e con essi ci è cresciuta e ora ci campa. Lei è Daniela Palmieri, figlia di Anna ed Edo Palmieri, titolari della storica libreria leccese. Il suo libro si chiama “La cerva” (un esordio). Fondamentalmente un canto d’amore. Un canto d’amore per i muretti a secco, per questo sole e per la storia che questa terra ha da raccontare. Daniela Palmieri, lo fa in punta di penna, parte da lontano, e lo fa dalla storia di una famiglia, di un piccolo paese del Salento, che rappresenta il paradigma di certi umori, suoni e colori che hanno fatto “la sostanza” di un popolo, di un territorio. Il nostro! Ho voluto intervistarla, molto curioso di “sentirla” in questa sua prima narrativa.

“La cerva” ha tutto un suo background pregresso. Quale?

Se mi chiedi perchè ho scritto questa storia, questa e non un altra o come è nata l'idea di parlare di una famiglia salentina non so risponderti in modo preciso. Ho sempre inventato storie, fin da piccola, per tenermi compagnia, così come ho un diario in cui negli anni ho scritto quello che accadeva. Ma le altre storie non si lasciavano scrivere, ogni volta che iniziavo poi mi distraevo, mancava la curiosità per andare avanti. Mentre questa l'ho continuata come fosse un puzzle di cui mettere insieme i pezzi, le fiigure, i personaggi.

Perchè ambientarla proprio nel Salento? Perché è cool, è di tendenza, effetto “Özpetek”, o c’è altro?

Perchè sono di qui e non mi è venuto in mente nessun altro luogo e poi era come se avessi bisogno di mettere ordine in quelle emozioni che i canti popolari, le processioni., mi suggerivano senza che io riuscissi a dar loro contorni precisi. Un sentimento forte che si avverte, si intuisce senza però farne parte. Quasi che scrivere del Salento e della sua storia significasse per me affermarne l'appartenenza. E sicuramente potevo raccontarlo in modo diverso perchè per ogni storia ci sono tanti punti di vista, il mio voleva essere allargato. Ognuno di noi cerca di distinguersi, di specificarsi, di essere originale ma in fondo rispondiamo a meccanismi semplici e quando costruiamo la nostra unicità la vita è trascorsa.

Partire dai “margini” della vita salentina nel dare voce ai tuoi personaggi ti ha permesso di essere più obiettiva, più coerente nei contenuti che hai offerto ai lettori in questo tuo primo lavoro?

Non ho pensato se partire dall'alto o dal basso, ho pensato alle persone e le persone per lo più sono gente comune che conduce esistenze banali, ripetitive. Vedevo in questa società per alcuni versi chiusa, arcaica come un rifugio, nel codice non scritto che la governava un'assicurazione quasi che seguire un comportamento abituale non preveda rischi, sfide, eccessivo odio o eccessivo amore. Ma mentre costruivo i personaggi quelli rompevano continuamente gli schemi, si trovavano fuori posto, non riuscivano a rispettare il loro stato o per rispettarlo soffocavano una parte di se. Gli uomini e le donne del racconto non sono privi di emozioni e neppure manca loro il mezzo per esprimerle è solo che spesso non possono permettersi di farlo. Perchè l'emozione svelata prevede la presunzione che qualcuno ci ascolti. Alla fine tutto si ricompone nel tempo che passa, nel mondo che intorno a loro cambia. E qualcuno ne resta vittima ma volevo che la tragedia perdesse sacralità, infondo non è eccezione ma è regola della nostra vita come lo è la morte.

(fonte Paese Nuovo)

sabato 6 novembre 2010

ASPETTI COGNITIVI E COMUNICATIVI DELLA TRADUZIONE PEDAGOGICA di Maria Teresa Giampaolo (Pensa Multimedia)












Il volume presenta una ricerca etnometodologica nel campo dell’acquisizione dell’Inglese come lingua seconda ed esplora gli aspetti cognitivi e comunicativi della traduzione pedagogica in ambito accademico riconoscendole il ruolo di attività comunicativa.

venerdì 5 novembre 2010

LA TRADUZIONE COME COMUNICAZIONE INTERCULTURALE di Maria Teresa Giampaolo (Pensa Multimedia)













Questo volume introduce un approccio alla traduzione come trasferimento di significati tra due culture, evidenziando le differenze formali e semantiche tra la lingua di partenza e la lingua d’arrivo. Tanto il processo di analisi dei contenuti di un testo quanto la loro riformulazione effettuati dal traduttore sono descritti in riferimento a diversi livelli, dalla semplice parola alla proposizione, al testo, al livello pragmatico e socioculturale. A tutto ciò va aggiunta la conoscenza di terminologia e sintassi specialistiche tipiche delle varie discipline. La presentazione e la scomposizione delle varie fasi di traduzione nel presente lavoro hanno lo scopo di rendere espliciti i molteplici processi utilizzati dai traduttori al fine di rendere fruibili ad efficaci anche i testi che presentano notevoli difficoltà di interpretazione e riformulazione.

giovedì 4 novembre 2010

LA LETTERATURA DEGLI ITALIANI: ROTTE, CONFINI, PASSAGGI. Dalla parte della scuola a cura di Carla Sclarandis, Natascia Tonelli (Pensa Multimedia)







Il volume raccoglie le relazioni tenute da un gruppo di docenti di italiano della scuola secondaria superiore nell’ambito del Congresso ADI di Genova «La letteratura degli Italiani 2. Rotte, confini, passaggi», 15-18 settembre 2010. La Sezione Didattica dell’Associazione degli Italianisti Italiani (ADI-SD) vuole rappresentare tutta la categoria degli insegnanti di italiano interpretandone bisogni e aspirazioni e valorizzandone le esperienze. Essa si propone tra l’altro lo scopo di creare un collegamento permanente tra università e scuola e di ridefinire l'insegnamento dell’italiano (lingua e letteratura) nella convinzione della sua odierna, indiscutibile vitalità.

mercoledì 3 novembre 2010

LEGAMI PERDUTI. Effetti collaterali della libertà moderna di Franca Papa (Pensa Multimedia)












Paga un prezzo la modernità al trionfo della libertà dell'individuo? Questo studio è dedicato alle figure simboliche dell' universale diffusione del principio di libertà analizzate dal punto di vista dei perdenti, degli sconfitti e degli esclusi dalla società.

martedì 2 novembre 2010

STORIE DI CUCINA PUGLIESE di Franca Papa (Pensa Multimedia)













Sapori e ricordi sono, probabilmente, sensazioni legate da una analogia profonda, si radicano nella mente e vi permangono in uno "spazio" indefinito che vive di sfumature colorate ma dense. Questo lavoro è dedicato alla trama fitta delle "corrispondenze" fra lavoro intellettuale e ars culinandi.

lunedì 1 novembre 2010