sabato 19 maggio 2007

Analisi di "D"

"Per chi conosce l'artista non sfugge all'occhio osservatore che Paola Scialpi osa rinnovarsi, volta per volta, sorprendendo e avanzando verso un pubblico che rimane spesso senza parole, sbalordito. Detto dalla pittrice, l'arte è la sua vita, per cui ogni aspetto che la colpisca, sia nel quotidiano semplice, nel vissuto odierno, sia tra gli eventi che coinvolgono le coscienze umane, nei telegiornali o nel racconto di una persona conosciuta, lì nel profondo delle sue emozioni, dove lei basa la propria vita, è proprio in quell'angolo del suo intimo che nasce l'espressione massima della sua pittura. Come un vulcano che non può trattenere tutto il calore contenuto nel cuore della terra, è così che in Paola Scialpi esplode il potere di esprimersi attraverso i pennelli. E lo fa con la stessa naturalezza con cui beve un bicchiere d'acqua o calca i passi sulla strada. Dopo un periodo di ricerca e di evoluzione, dove ha scovato in fondo a se stessa l'ennesima strada artistica (percorso), ricominciando dal colore (il rosso) e dal non colore (il nero) con le loro varie tonalità, aggiungendo a poco a poco anche il colore della pelle, ecco che Paola arriva a questa mostra iconografica "D" (donna), spogliandosi anche lei di tutte le donne che le sono passate davanti agli occhi, senza più pudori, ammirando e valutando ogni aspetto di questo essere, troppo condizionato dai valori, ma troppo necessario per proseguire un cammino che si può fare, meglio, se in due. "
Adriana Maria Leaci