martedì 15 settembre 2015

Vincent van Gogh di Lawrence e Elisabeth Hanson (Odoya)


Una biografia che va oltre il suo intento originario: il racconto della vita del tormentato Vincent van Gogh diventa in queste pagine un ritratto intimo, emozionante e seducente. I coniugi Hanson seguono passo per passo i sentimenti del pittore: da un lato il dolore, la solitudine, l’emarginazione e il bisogno d’amore; dall’altro la passione, il sacrificio, lo slancio verso gli altri e verso l’arte. L’infanzia difficile segnata dall’ombra del fratello maggiore Vincent morto ancora in fasce, gli amori irrealizzabili della giovinezza e della maturità, l’incontro-scontro con la religione e il graduale, travagliato approdo alla pittura: questo e altro ancora passa sotto la lente d’ingrandimento degli autori, in una narrazione attenta e mai scontata, precisa e appassionante. Al centro ci sono i rapporti umani di van Gogh con la famiglia, in particolare il fratello Theo, con Gauguin e le altre persone che hanno preso parte al dramma della sua vita: tutti i personaggi principali sembrano parlare al lettore alla ricerca di un uomo imprendibile e difficile da comprendere nella sua follia e genialità.

Lawrence ed Elisabeth Hanson (giornalista e copywriter lui, linguista e pianista lei) sono tra i più prolifici biografi della Gran Bretagna. La loro prima opera congiunta, sulla famiglia Brontë, è stata pubblicata nel 1950 dalla Oxford University Press. Dopo svariati anni trascorsi nel Sud della Francia hanno dedicato le loro ricerche alle affascinanti esistenze dei più celebri scrittori e pittori dell’Ottocento: Verlaine, Toulouse-Lautrec, van Gogh, Gauguin, Renoir, Rimbaud, Cézanne e molti altri. I loro libri, bestseller in patria, sono stati tradotti in tutto il mondo.

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