mercoledì 16 maggio 2012

Kadhataka Gadigana dha Kadhataka Gadigana dha kadhataka Gadinadha … Intervento di Luisa Spagna


Il dolce, evocativo, melanconico flauto dell’Orissa accompagnato dal violino intona le prime note e l’aria inizia a riempirsi di atmosfere esotiche, di un colore senza tempo, di un sapore primordiale.  Si aggiunge  il canto  ad invocare tutti gli dei e le dee di un pantheon che appare come sospeso nel cielo proprio     … su … in alto    sospeso sulla  propria testa. E in questa atmosfera dei e dee che si riflettono da la su al centro della scena  sono  come  reali, vivi, presenti … Poi il mardala e i cimbali, scandendo   ritmi precisi incalzano  e innalzano l’energia      I ritmi cardiaci aumentano … siamo impazienti di  ascoltare e vedere
Kadhataka  Gadigana dha Kadhataka Gadigana dha kadhataka Gadinadha 
E’ il mardala,  Il tamburo a forma di botte, che emette suoni-parole-ritmi. Suspence! Da dietro le quinte l’avanzare della danzatrice  o del danzatore sullo stage è preannunciato dai quasi e più cento campanellini legati alle caviglie, intonati uno all’altro, che risuonano prima ancora del suo apparire in scena … 
Kadhataka  Gadigana dha Kadhataka Gadigana dha kadhataka Gadinadha 
Le mani del percussionista e  la voce del cantante concordano sulla stessa frase ritmica. Suspence!
Dhe Ta Dhe Dhe Ta Dhe Dhe Ta …
E’ il suono  dei primi passi sullo stage. Ritmi  che sottolineano i colori del sari, del rosso bindi sulla fronte circondato da piccoli puntini bianchi, delle mani dipinte piene di petali di fiori. Il mondo della danza odissi si è manifestato in tutti i suoi elementi … la scena è completa. Un sospiro di sollievo ... i battiti cardiaci diminuiscono, pronti e rilassati a non perdere nulla … fino alla fine! Ritmi e forme geometriche si disegnano nell’aria . Yantra danzanti  si compongono e si scompongono. Radha danza la sua ricerca di Krishna. Parvati per metà uomo e Shiva per metà donna si dividono  il corpo della danzatrice. Mani disegnano parole … Parole  danzano riempiendo lo spazio … e ancora ritmi gesti passi suoni movenze  … L’interprete si moltiplica tante volte quanti sono i personaggi che evoca …Kamala scocca la freccia …Radha è piena di passione … diverse specie di fiori asiatici si materializzano tra le dita della danzatrice mentre  li disegna nell’aria … le braccia sono il fiume Yamuna … gli occhi quelli di Krishna che ammicca le giovani fanciulle … no!  ora è Durga … lo si vede dalla sua energia luminosa … una demonessa  infuocata … ma  ecco … ora dalle mani danzanti escono i rampicanti e il profumo della dolce primavera … sciami d’api … eh … sì … quello è il gesto per indicare il dolce canto del cuculo … la vedi la luna crescente sulla fronte? È Shiva … ora le mani diventano onde fluttuanti … è il fiume ganga che scende dai suoi capelli  … rosso … ora è tutto di un colore rosso … un unico punto rosso sospeso al centro della scena … Shanti … Shanti …
OM OM OM 
Al  termine il corpo è immobile al centro del palco. Gli strumenti  tacciono. Suspence! Il mondo della danza Odissi si è riassorbito nelle tre invocazioni.
OM SHANTI OM

Luisa Spagna
luisaspagna@yahoo.com
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