martedì 17 luglio 2012

CONSIGLIO: “Lu mortu è mortu e nenti pote tire”


“LU CCUMPAGNAMENTU” di Gianni De Blasi, il cortometraggio per il singolo omonimo tratto da “Caminante” (Ululati, Lupo Editore), nuovo cd  di Mino De Santis

Quella che si è tenuta Domenica 8 Luglio, presso l’Oasi Francescana di San Simone (Sannicola, Lecce) è stata una vera e propria festa. La serata, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sannicola e da Lupo Editore, in collaborazione con la Polisportiva M. Fedele di Sannicola, ha visto la presentazione ufficiale del secondo lavoro discografico di Mino De Santis, intitolato “Caminante”, che ha inaugurato ULULATI, la nuova collana di Lupo Editore tutta dedicata alla musica.

L’atmosfera era percorsa da una elettricità tranquilla, gli oltre mille presenti sono affluiti sull’Oasi Francescana e hanno occupato le sedie e le panche fino a riempirle, per poi sistemarsi dovunque fosse possibile vedere il palco dove di lì a poco si sarebbe esibito Mino De Santis. Bastano pochi accordi e i versi delle prime canzoni per accorgersi di trovarsi davanti a un artista maturo, capace di raccontare e descrivere la realtà che lo circonda con sguardo ironico e allo stesso tempo impietoso, capace di cogliere anche le più piccole sfumature dei ‘caratteri’ salentini, eletti a cifra del mondo di oggi - ecco - la bravura di Mino De Santis sta proprio nel prendere di mira l’uomo, con tutti i suoi difetti e, quando ce ne sono, anche i rarissimi pregi, per esaltare il singolo a condizione del molteplice.

Qualche giorno fa, Mario Capanna, che ha avuto modo di incontrare e conoscere di persona il cantautore, ha detto di lui “De Santis è una enorme risorsa culturale e musicale, come non si sentiva, con tutto il rispetto, dai tempi del grande Faber”. Allo stesso modo, Gianni De Blasi, regista del cortometraggio “Lu ccumpagnamentu”, che fa da videoclip dell’omonimo brano contenuto nel nuovo album di Mino De Santis, nel ringraziare il pubblico presente afferma di provare grande “orgoglio” per la trasposizione de ““Lu ccumpagnamentu” e per la grande ricchezza umana incontrata nell’opera di De Santis.

Il videoclip de “Lu ccumpagnamentu” oltre a riscuotere un buon successo tra il pubblico presente arriva anche a conferma di un virtuosismo di energie creative che coinvolge Lupo Editore e il territorio salentino, luogo da cui storicamente prendono origine i progetti di questa casa editrice già proiettata, dal prossimo settembre, nella distribuzione nazionale di Messaggerie. Tra le più di ottanta comparse del cortometraggio di Gianni De Blasi, prodotto da Zero Project, è già realtà la riconferma di alcune di esse come partecipanti a lungometraggi e a altre produzioni di tipo nazionale che si gireranno in Puglia e che verranno trasmesse in autunno, un segnale positivo del saper coinvolgere, ma anche condividere, di una realtà come Lupo Editore. Gianni De Blasi è un giovane regista che vanta già importanti collaborazioni, anche lui una promessa di questo territorio; già assistente alla regia de “Il miracolo” di Edoardo Winspeare (2003), ha realizzato numerosi cortometraggi e videoclip.

Ma di cosa parla “Lu ccumpagnamentu” e qual’è il segreto che Cosimo Lupo, l’editore, ha voluto svelare soltanto durante la serata di presentazione? Come recita il titolo stesso del brano, la canzone è dedicata a tutto ciò che circonda lo svolgimento di un tipico funerale salentino, dalla casa del caro estinto fino all’arrivo in cimitero. Il funerale in questione, è stato allestito in ogni particolare grazie all’Agenzia Mosè di Copertino e girato in quel di Martano, complici l’Amministrazione, con il Sindaco Massimo Coricciati,  il Vice Sindaco Stefano Gallo, il comandante della Polizia Municipale, Costantino Iorio, l’Assessore ai Servizi Cimiteriali, Vito Chiriatti e Don Cesare Palma, il Parroco di Martano. Insieme a loro c’erano la banda e le ottanta comparse e i due protagonisti, Mino De Santis e Cosimo Lupo, protagonista ‘assente’, in quanto oggetto dello stesso ‘servizio’ funebre. Difficile ricordare, anche tornando di molto a ritroso nel tempo, un caso in cui un editore si sia reso disponibile a tanto per un suo autore, una vera e proprio metafora dell’industria culturale-musicale, la stessa sbeffeggiata da Mino De Santis nel suo singolo “Tutto è cultura” e che qui viene rimessa in salute da un gesto dissacratorio, comico e tragico allo stesso tempo, che si conclude con tanto di danza liberatoria davanti alla lapide dell’editore. Il video de "Lu ccumpagnamentu" può essere visto gratuitamente e condiviso, nei primi due giorni di visione ha superato le 1500 visualizzazioni, evento che testimonia l’attenzione e l’affetto del pubblico nei confronti di Mino De Santis.

Ma come nasce l’idea de “Lu ccumpagnamentu”, e, più in generale, della nuova collana “Ululati” edita da Lupo Editore? L’idea è quella di creare una collana dedicata in particolare a musica nella quale il testo abbia un’importanza cruciale nella trasmissione del messaggio artistico, non semplice intrattenimento, ma denuncia e descrizione di ciò che ci circonda, con sana ironia e senza ipocrisie o facili cinismi. Ecco perché l’incontro tra Mino De Santis e Cosimo Lupo contiene in sé il germe di una storia da raccontare, una storia comune che parla di sofferenza, emarginazione, a volte di incomprensione “da” e “per” la terra del Salento, che vuole essere comunicata al di là degli stereotipi, con poesia.

Per questo motivo, la “morte” dell’editore diviene un messaggio di rinascita e allo stesso tempo di consapevolezza, un vero e proprio processo di ‘rebirthing’, nel quale l’uomo ricomincia un percorso con la fierezza per tutto ciò che è stato in precedenza, ma con la maturità dell’oggi, guardandosi alle spalle ma, soprattutto, proiettandosi verso il futuro con un gesto di catarsi. Quante volte, di fronte alle difficoltà di una terra ostile, specie nel prodursi in cultura, non avremmo voluto gettare tutto alle spalle e ‘ricominciare’? Viene subito alla mente la foto del Cosimo Lupo bambino, al fianco di Adriano Pappalardo, e di quel “Ricominciamo” che per molti ha significato un vero e proprio inno generazionale. Ecco, tutto questo e tutta questa poesia passano per gli ULULATI di Lupo Editore.

Una poesia che passa per lo stesso ‘packaging’ del prodotto musicale, delicato e dolce come un confetto, colorato di rosa (i famosi ‘cacai’ della tradizione salentina) che nasconde al suo interno una mandorla amara, metafora di un territorio leggero e piacevole da vedersi esteticamente ma pesante e forte nel messaggio.

Info:
Lupo Editore
0832-949510

Nota. Il video de “Lu ccumpagnamentu” è visibile sul sito di Lupo Editore.

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