martedì 10 dicembre 2013

Lettera a Gesù Bambino.



Caro Gesù Bambino ..........iniziavano così le mie letterine di Natale quando i sogni e le speranze costruivano il cammino del nostro futuro. Chiedevo a Gesù Bambino di farmi diventare più buona, di rispettare i miei genitori di amare il prossimo di essere generosa con i più deboli e via via una serie di valori che se ben assimilati costruivano in noi una stabile e forte autostima.
Poi la nuova generazione dell’ultimo ventennio inebriata da televisioni commerciali ,da spot pubblicitari , da esempi di chi ci governa non sempre edificanti, si è convinta che è meglio apparire che essere,  che è meglio fare i furbi piuttosto che essere onesti, rincorrere il denaro a qualunque costo senza farsi troppi scrupoli per avere abiti e accessori griffati per essere accettati dal gruppo, cercare un’identità costruita su castelli di sabbia e non importa se la mattina guardandoci allo specchio ( come la matrigna di Biancaneve ) ci si  preoccuperà solo che la nottata passata a bere (e non solo) non faccia venire le borse sotto gli occhi. Può sembrare tutto ciò cinico ed esagerato ma quello che manca, ed è pericoloso, molto pericoloso, è l’assoluta mancanza di rispetto verso gli altri, verso le istituzioni , verso le categorie più deboli ( anziani, diversamente abili etc). Certo non possiamo dare colpa alla politica per tutto questo ma fermiamoci un po’ a riflettere. La cronaca ci informa quotidianamente di ammanchi ai vari settori governativi, leaders che fanno le vacanze, acquistano gioielli addirittura biancheria intima, e molto altro con i soldi dei partiti , leadears che inveiscono, che urlano dalla mattina alla sera e poi sicuramente dopo, nella loro villa prendono solo qualcosa per lenire il mal di gola dopo tanto chiasso e si sono dimenticati già che fuori delle loro residenze dorate c’è gente che muore per il freddo perché senza dimora, che c’è gente che si toglie la vita perchè soffocato dai debiti, che non può più pagare avendo perso il lavoro, che c’è chi prende al mese quattrocentoottanta euro di pensione e soffre perché non può aiutare il figlio disoccupato o peggio ancora, soffre nell’animo perché è il figlio che provvede al suo sostentamento. Allora cosa facciamo? Continuiamo a sbraitare per far vedere che ci dispiace ? Continuiamo a non aumentare le pensioni minime perché queste persone non possono depositare denaro in banca’? Continuiamo a non toccare le pensioni d’oro perchè saranno costoro a riempire la pancia delle banche? Noi cittadini intelligenti non ci crediamo più :Basta con le parole è durato anche troppo . Facciamo qualcosa prima che i nostri animi si sgretolino come sta succedendo alla nostra Italia violentata da uomini incapaci e famelici di denaro. Fra qualche giorno è Natale e ci sarà come da molti anni ormai chi andrà alle Maldive con soldi rubati e chi festeggerà in solitudine con il proprio cane che ancora una volta dimostrerà di essere migliore dell’uomo.

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