mercoledì 5 novembre 2014

Corpi celesti Sculture di GIOVANNI MORGESE





Presso : CLITOROSSO ART GALLERY
Piazza Felice Cavallotti 25 – 26  Ruvo di Puglia

Vernissage  domenica 9 novembre 2014 ore 18,30
Performance di danza di Erika Guastamacchia
visitabile dal 9 al 22 novembre 2014
tutti i giorni 18,30 – 21,00
cell. 345.7041221 – 347.5057209

Catalogo in galleria con testi di Maria Vinella e Renato Brucoli, foto di Daniele Duca

 Dall’inizio del proprio lavoro, Morgese indaga specificità linguistiche e operative diverse, componendo e scomponendo pazientemente ogni elemento del linguaggio visivo…”. “ Nella serie di progetti messi a punto dopo il Duemila – cicli generati all’insegna del ferro e del fuoco – i metalli poveri si sommano ai materiali naturali e insieme affrontano combustioni, consunzioni, fusioni. Ne nascono sculture filiformi e spazi ermetici, figure drammatiche e silenti testimoni della condizione contemporanea. Nelle composizioni dedicate alla figura umana, eleganti forme femminili e corpi celesti asessuati appaiono forati da segni di stelle, di spirali generative, di falci di lune e di soli nascenti, mentre figurazioni di esseri immoti meditano o pregano con le braccia levate al cielo.”
“Nelle vuote sagome architettoniche circolari/quadrangolari/rettangolari, con frammenti di lettere e parole che bucano gli assemblaggi dei ferri, nei microuniversi di simboli primari nascosti tra le lamiere, lo scultore sospende i pesi dei pezzi ferrosi incastrandoli e saldandoli tra loro.” (Maria Vinella)
“La ricerca artistica di Giovanni Morgese è orientata da una spiritualità nuda, essenziale, francescana, radicale. Incarnata e svettante. “Pesante” e “leggera” insieme. Dolente e gioiosa. In sintesi: crocifissa e risorta. Segnata dalla materia povera (il legno e il ferro, in cui l’artista scava) e dal simbolo (in cui l’homo religiosus indaga). Arte e vita si tuffano nello stesso mare, inverate dalla testimonianza. E non richiedono molte parole per manifestarsi.” “Ecco, allora,che accostare le silhouette e le strutture metalliche di Morgese è come entrare fiduciosi in una cattedrale; anzi nell’umanità traviata e redenta, cattedrale di Dio: varcata la soglia del luogo sacro, viene naturale segnarsi e… abbeverarsi a quote di cielo, smaltita la polvere e le morchie del vissuto”. (Renato Brucoli)
 Giovanni Morgese  inizia la sua attività artistica nel 1980 con una personale alla galleria « Pino Pascali » di Polignano a mare (Ba). Subito notato dai critici d’arte per la sua originale ricerca segnico-simbolica, avvia un percorso di mostre che lo porterà in diverse città italiane. Farà parte de « La Cooperativa » di Mimmo Conenna (Bari 1983) con la quale sarà presente nelle mostre: « Laboratorio Puglia » ; « Una nuovissima generazione nell’arte italiana » (Siena 1985 a cura di E. Crispolti) ; « Linee parallele » (Taranto a cura di F. Sossi) . «Transit art » (Grecia a cura di A. D’Elia) ; « Via col vento » (Barletta 1988 a cura di M. Vinella) ; « Triennale internazionale di arte sacra » (Celano 1999 a cura di G. Di Genova) . Sarà presente nella « I^ Biennale d’arte d’italia » a cura di Politi (Trevi ‘Perugia’ 1998) ; « Festival mondiale dell’arte sulla carta » (Slovenia 2000). Altre sue mostre  saranno in fiere come « Miart » a Milano, « Expo arte » a Bari e in diverse città italiane in spazi pubblici e privati. Fortemente legato alla sua terra, è tra i fondatori delle gallerie « Omphalos » di Terlizzi (1980) e di « ADSUM artecontemporanea (2005). Molto attivo nell’arte sacra con numerose opere pubbliche e come iconografo.
Erika Guastamacchia Danzatrice pugliese, si diploma all’accedemia di danza a Rotterdam . Tra le collaborazioni con artisti, teatri e compagnie spiccano quelle con Kristzina de Chatel di Amsterdam, Nanine Linning di Amsterdam, Paulo Ribeiro (Portogallo) , Compagnia Virgilio Sieni Danza, Biennale di Venezia Danza.  Dal 2010  collabora con la Compagnia Menhir di Giulio De Leo, con la Compagnia Sieni Danza in veste di assistente di Virgilio Sieni nell’ambito di Dialoghi sul corpo, Grande Adagio Popolare Agorà Bari, L’art du geste dans la Méditerranée – Trois Agoras Marseille e La Biennale di Venezia Danza 2013.

Durante il vernissage videoproiezione dell’opera dell’autore a cura di Francesco De Marco, Giuseppe D’Amato e Pierre Lassismore

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