mercoledì 5 aprile 2017

L'amore a sessant'anni. Intervento di Paola Scialpi



Sappiamo tutti ormai e ci speriamo che l'età media della popolazione si è notevolmente allungata e che i prodotti estetici, i centri di bellezza, gli interventi di chirurgia  non solo per le donne ma anche (più di quello che immaginiamo) per gli uomini, fanno la loro parte. Questo è anche un'immagine del progresso, di una società che vuole apparire giovane quanto più a lungo possibile. Certo le esagerazioni poi sfociano nel patetico, nella non accettazione degli anni che passano. Per cui vediamo signore sessantenni ancora comunque molto belle, vestirsi come le nipoti sedicenni che devono fare molta attenzione nel non chiamarle nonne. Pensare che le rughe del viso e gli altri "decadimenti" dovrebbero portarci a capire i vantaggi di una vita piena di esperienza, di avventure e di consapevolezza delle scelte fatte in completa libertà e senza condizionamenti. Molte persone affermano di aver trovato un nuovo amore proprio a sessant'anni o giù di lì. Amore che sboccia da parte di uomini anziani verso ragazze ventenni o donne "avanti negli anni" che perdono la testa per ragazzi che potrebbero essere loro figli. E' una questione un po’ complessa. Dovremmo ancora una volta tirare fuori la sindrome di Peter Pan o di Elettra, ma sinceramente mi sono scocciata di guardare i fatti dal punto di vista freudiano. Diciamo le cose come stanno. Donne che hanno paura di invecchiare adescano un ragazzo che si fa adescare soprattutto se sente odore di soldi. Uomini mai cresciuti che sentono il proprio "vigore" solo accanto a donne giovanissime che esibiscono come trofeo o come conferma della loro vivacità sessuale. Le ragazze poi, anche lì ci sarebbe da scrivere una pagina intera. Va bene l'uomo maturo magari un pò vecchio che comunque le permette la borsa firmata, il gioiello, abiti e via dicendo lasciandolo poi a ciondolare (non il gioiello ma l'uomo) quando si sarà stancata di lui. Per favore non chiamiamo tutto questo Amore. Offenderemmo tutte quelle coppie che felicemente trascorrono la loro vita insieme . Che si amano tanto da saper con intelligenza sostituire all'attrazione fisica che un pò si affievolisce, gli interessi comuni, la complicità di sempre, il guardarsi negli occhi e capire subito il pensiero dell'altro. Accettare con serenità quello che la vita riserva loro di gioie e di inevitabili dolori. Accogliere tra le braccia l'altro quando un pò viene meno l'ottimismo, saper accettare con pazienza i difetti che si acuiscono con il passare degli anni.  Ecco perchè vi prego.... non chiamiamo Amore ciò che non è.

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