lunedì 20 dicembre 2010

Contro il lavoro minorile di Isabella Loiodice (Pensa MultiMedia)












La società contemporanea espone un profilo di grande complessità, caratterizzato dall’elevata tecnologicizzazione e dalla mondializzazione dei fenomeni sociali, economici e culturali. Per questo motivo richiede persone dotate di competenze intellettuali e relazionali di alto livello, idonee a gestire esperienze, situazioni e conoscenze sempre più differenziate, articolate e plurali.
Il volume individua nella scuola lo strumento privilegiato per assicurare la formazione di persone capaci di gestire in forma responsabile i processi dell’innovazione e del cambiamento, a condizione di ripensare le finalità e rivedere l’organizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento. Questo a partire dall’acquisita consapevolezza che la scuola, attraverso meccanismi di selezione e discriminazione scolastica, si è resa corresponsabile di situazioni di deprivazione e di svantaggio socio-culturale quali il lavoro minorile.
L’analisi della complessa morfologia di tale fenomeno - che vede il lavoro dei bambini come tuttora presente e persistente, a livello nazionale e internazionale - viene utilizzata nel volume per meglio capire le ragioni delle disfunzioni concettuali e metodologico-didattiche dell’istituzione scolastica e per progettarne le linee di cambiamento futuro.

Nessun commento: