domenica 11 marzo 2012

CLARA GHELLI


“Dipinge sin da bambina. L'impegno lavorativo come dirigente presso l'ASCOM di Bologna e gli impegni famigliari rallentano per un certo periodo la sua produzione artistica. Trovato un equilibrio tra impegni famigliari e vita lavorativa, a metà degli anni '80 l'incontro col maestro Mario Nanni determina una svolta nella sua attività artistica. Il suo insegnamento, alcuni anni di studio e riflessione affinano la sua capacità artistica che porta all'inizio degli anni '90 alle prime mostre di rilievo. Si rileva che la fase iniziale del suo lavoro è caratterizzata da una meditazione sul tema degli alberi tradotti in linee verticali e masse geometriche, segnate da un intenso cromatismo, che costituiscono il tramite verso la successiva esperienza informale. A metà degli anni 90 la figura riappare in opere caratterizzate dalla mescolanza di formale ed informale. La componente spaziale, già presente nelle precedenti composizioni, si sviluppa ulteriormente arricchita dall'apporto della scomposizione cubista e delle dinamiche futuriste. Nel 2000 espone il ciclo di Biancaneve dove frammenti di cartoon disneyiani si sviluppano entro uno sfondo di matrice futurista: è in questa serie che assume evidenza il tema del doppio. Nel 2002 volge l'attenzione al tema del volto sempre ripreso dai fumetti. Le sue opere mettono a fuoco le zone più espressive del volto umano, come occhi e labbra, di solito illuminati da una luce spot entro una "cornice" creata dall'artista, una sorta di bordo chiaro, quasi un passepartout, che isola l'immagine. In quest'ultimo ciclo parlare di figura non è esatto, si tratta per lo più di testi sincretici che mescolano formale ed informale, linguaggi diversi presi in prestito dalla tradizione e dal suo superamento. Da un lato il disegno e la pittura, antiche forme di espressione, dall'altro la dimensione moderna dei personaggi dei fumetti. Un mondo già noto, ma con nuove implicazioni tutte da svelare. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia ed all'estero. Sue opere figurano nel Museo d'Arte delle Generazioni Italiane del '900 - G. Bargellini, Pieve di Cento (Bo).”  (l’opera riprodotta è di Clara Ghelli)



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