lunedì 30 agosto 2010

Lettere selvatiche di Chiara Galassi (Besa editrice, La Vallisa)












In Lettere selvatiche si sfiorano i sentimenti d’amore e sovente si fa ricorso a immagini che riguardano la natura (fiori, giardino, cormorano, tortora), ma pure il sentimento d’amore è vissuto come rammemoramento o comunque con levità, come se appartenesse ad altri. La Poetessa infatti riesce a percorrere il viaggio dentro di sé senza lasciarsi andare alla retorica o a facili miti (religione, utopia, ideologia) e questo viaggio lo compie con straordinaria lucidità: guarda, osserva, si analizza quasi come in un laboratorio, evitando esplosioni passionali e derive emozionali.


Chiara Galassi è a Bari da alcuni anni. Ha pubblicato C’è un vento dolce, Edizioni La Vallisa, Bari, 1999; L’urlo della bora, Besa Editrice, Nardò (LE), 2001; Ti porterò dove, Edizioni Pugliesi, Martina Franca (TA), 2005; Sono venuta a dirti, Besa Editrice, Nardò (LE), 2008.

È presente in molte antologie e collabora a riviste letterarie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per me, i libri di poesia di Chiara Galassi, sono qualcosa di straordinario. Non trovo niente quasi niente di comparabile, da molto tempo. Mi sembra un peccato che il sistema caotico dell’editoria e della critica non sia capace di distinguere i piccoli tesori come questi.
Sono venuta a dirti (pure in Besa ed., 2008), il libro anteriore a Lettere selvatiche, mi ha impressionato tantissimo.
José María Nadal
Foggia e Bilbao