domenica 20 novembre 2011

PERCHE’ SCRIVERE DI ZADIE SMITH (MINIMUM FAX)
























Dopo Henry Miller, Flannery O’Connor, Raymond Carver, la collana Filigrana continua a ospitare le riflessioni dei grandi narratori sul mestiere di scrivere. Stavolta si tratta di Zadie Smith, autrice di romanzi che hanno scalato le classifiche di tutto il mondo (Denti bianchi) ma anche autorevole saggista (Cambiare idea). Sono qui raccolti due suoi saggi, mai precedentemente pubblicati in volume: «Perché scrivere», testo di una conferenza tenuta nel giugno 2011 in occasione del Premio Vallombrosa-Von Rezzori e «Il fallimento riuscito», originariamente pubblicato sul Guardian.
Nell’epoca di internet, della frammentazione delle informazioni, della spettacolarizzazione della cultura, della frenetica corsa al consumo e al successo individuale, che ruolo può ancora avere lo scrittore? In cosa consiste la sua rilevanza? Scrivere può ancora essere un gesto politico? Quanta importanza ha la tecnica? Cosa serve per scrivere bene? Da cosa si misura il valore di un libro, e del suo autore? Che significa scrivere onestamente? Zadie Smith affronta queste domande in maniera intelligente e diretta, a partire dalla sua esperienza di autrice e dalla sua acutezza di critico culturale: ne escono pagine che sono al tempo stesso un vademecum per gli aspiranti scrittori, una brillante provocazione verso gli intellettuali, e uno spunto di riflessione affascinante per chiunque ami la letteratura.
“Perchè scrivere* - Non vi preoccupate: so come ci si sente. Sono stata a tante conferenze tenute da scrittori. Spesso la sala è grande e piena di spifferi, e le sedie non sono comode come quelle che avete a casa; c’è una lunga introduzione – specie se la conferenza si tiene in Italia – e poi uno scrittore sale sul podio, con l’aria a volte timida, a volte molto sicura di sé, ma sempre con la bocca un po’ troppo vicina al microfono. Il riverbero stride: lo sentite fin dentro i molari. Esaminate lo scrittore. È proprio come ve l’aspettavate, oppure totalmente diverso da come ve l’aspettavate, e pensare a questo vi porta via qualche minuto, ma intanto la conferenza è iniziata: e voi vi siete persi il titolo, vi siete persi l’argomento, sentite qualche verso di poesia in lingua straniera sfiorarvi le orecchie... “(tratto da Perchè scrivere di Zadie Smith edito da Minimum Fax)

* Testo di una lectio magistralis tenuta a Firenze il 15 giugno 2011 in occasione della quinta edizione del Premio Gregor von Rezzori.

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