lunedì 20 febbraio 2017

Addio Jannis Kounellis. Intervento di Paola Scialpi



Il 16 febbraio a Roma è morto all’età di ottant'anni Jannis Kounellis. Era nato in Grecia al Pireo il 23 marzo 1936 ma aveva deciso di lasciare la sua patria già all'età di vent'anni per trasferirsi a Roma. Divenne subito noto per le installazioni di grandi dimensioni e le performances memorabili come i dodici cavalli vivi "esposti" alla Galleria L'Attico di Roma . Gli animali in movimento erano la metafora dell'incontro tra l'uomo e la natura. Da questo episodio tutta l'arte di Kounellis si muove inglobando il pubblico in una sorta di centralità dove lo stesso pubblico ne è il protagonista Usa tutti i materiali possibili da riciclare: scarpe, carbone, pietre, mobili, ferro, sacchi di iuta e tanto altro. Grande artefice dell'arte povera ha sempre portato nel cuore Masaccio e Caravaggio. Le sue installazioni con i suoi materiali sfondano il confine materiale della tela prigioniera del cavalletto. Egli affermava :" voglio uscire dal quadro ammettendo mai che io ne sia mai entrato ma uscire vuol dire andare sempre verso il cambiamento" Il suo concetto del sentimento del distacco e della distanza è stato alla base della sua arte Nel 2016 la Monnaie di Parigi gli ha dedicato una ampia retrospettiva ed al Musma di Matera il 15 ottobre 2016 è stata inaugurata una sua mostra.

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