martedì 7 febbraio 2017

Bullismo. Intervento di Paola Scialpi

Si parla ogni giorno di bullismo nelle scuole, sui social ed intanto gli episodi si susseguono. E' un fenomeno dilagante che abbraccia sempre più ampie fasce di minorenni e non solo . C'è anche un aumento del " gentil" sesso in episodi del genere. Dovremmo addirittura scomodare Dante che con il suo " ...tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia...."per comprendere l'involuzione della donna che porta a comportamenti che di femminile hanno ben poco. Forse le giovani generazioni hanno frainteso la conquista della parità  nei confronti dell'uomo. Hanno percepito che parità vuol dire copiare la prepotenza, la volgarità , la prevaricazione.Certo questi sono anche i risultati di una società che non da certezze, di una scuola che ha dimenticato che programmare vuol dire creare personalità forti , educare all'apprendimento di valori , educare alla bellezza,all'arte . Significa approfondire di più certi poemi storici. studiare più poesia, organizzare maggiori visite ai musei fare in modo che le gite non siano solo un modo di  scaricare la  rabbia adolescenziale bevendo e facendo tardi la sera . Il compito dei docenti e delle famiglie , quando ci sono, è quello di creare una personalità fatta di autostima che è quel tassello che spesso vediamo mancante. Il bullo oltre ad essere vigliacco è una persona in cui è assente l'autostima. Si ritiene già un fallito in giovanissima età e non potendo affrontare la vita con la giusta fierezza se la prende con i più deboli con chi è fragile,una fragilità che spesso accompagna anche problemi fisici o psicologici. Tutte le scuole dovrebbero avere un esperto in pedagogia e psicologia che possa accogliere in orari programmati chi vuole denunciare abusi di questo genere. Già perche l'altro strano problema è che spesso le vittime non denunciano gli aggressori perchè sperano di essere aggregati al gruppo e addirittura anche loro spesso vedono il bullo come la rappresentazione della forza e della prepotenza che loro non possiedono. Meccanismi strani che vanno stanati al più presto prima che tutte le battaglie fatte dalle donne generino giovanissime capaci solo di dimostrare la loro presenza alzando il dito medio

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