giovedì 23 febbraio 2017

Ti abbraccio Bebe Vio. Intervento di Paola Scialpi



Offendere sui social la campionessa para olimpica mondiale di scherma (fioretto) è offendere tutti coloro che hanno una disabilità. Chi si nasconde dietro un social, chi utilizza Facebook per offendere, insultare, proferire volgarità, rappresenta quella schiera più infima di vigliacchi, stupidi, ignoranti di cui tutti noi ci augureremmo la volatilizzazione. Il Codacons ha denunciato l’accaduto e probabilmente i colpevoli verranno fuori … almeno si spera. Il problema è molto ampio perchè gli imbecilli oltre ad offendere una splendida persona come Bebe Vio, che è di esempio a tutti noi per la sua tenacia la voglia di vivere, il suo ottimismo, ci fa riflettere su alcune cose.  Stiamo attenti a quanto possono influenzare questa massa di vigliacchi certe politiche, che in maniera celata e non sempre tanto, creano barriere per le diversità, per le inclusioni culturali e religiose. Una nazione civile si riconosce da come accoglie il diverso. Non basta mettere gli scivoli per le strade, eliminare le barriere architettoniche … finchè assisteremo a fatti come quello che è capitato a Bebe vuol dire che c'è molto da fare. La diversità va accolta in ogni sua forma proprio perchè ognuno porta ricchezza all'altro, indipendentemente dalla disabilità, dal colore della pelle e dalla religione. Finchè saremo costretti a parlare ancora di questo vuol dire che siamo purtroppo lontanti da un vero e civile sentimento di accoglienza.

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